Più stabilità per i Metalmeccanici: Stellantis investe nelle Auto Ibride con questa mossa a sorpresa
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Stellantis ha annunciato ieri l’acquisizione totale della joint venture creata nel 2018 che produce i cambi per motori ibridi, denominati EDCT (Electrified Dual Clutch Transmission). Con questa operazione, gli stabilimenti oggi impegnati in questi cambi, Mirafiori in Italia e Metz in Francia, entrano ufficialmente a far parte del gruppo, segnando un passo importante nella strategia aziendale verso la mobilità ibrida. (tuttolavoro24.it)
Su altri giornali
Lunedì scorso, dopo la “sospenzione di fine anno”, iniziata il 9 dicembre scorso, allo stabilimento Stellantis di Piedimonte San Germano è ripresa la modesta produzione che, dal gennaio del 2024, è ridotta al turno unico con livelli occupazionali ormai pressoché dimezzati negli ultimi cinque anni e ridotti a circa 2100 dipendenti diretti. (Frosinone News)
E lo fa rilevando tutte le quote della joint venture che dal 2018 la legava alla multinazionale belga Punch Powertrain . Leggi tutta la notizia (Virgilio)
Non è semplice la situazione nel mondo dei motori in questi ultimi anni, con i grandi cambiamenti che sono imposti dalle istituzioni che vanno molto spesso contro le logiche di mercato. Stellantis lo sa bene, con l’elettrico che è una grande opportunità per migliorare la gamma, ma renderla l’unica opzione sembra ancora un’azione decisamente avventata. (Alla Guida)
Questa decisione interessa direttamente gli stabilimenti di Metz, in Francia, e di Mirafiori, a Torino, dove inizialmente la produzione era frutto di una joint venture. (Adnkronos)
con Punch Powertrain. Questa acquisizione segna un passo importante per StellantisQuesto rafforza il suo controllo sulle tecnologie di trasmissione, essenziali per lo sviluppo dei suoi veicoli ibridi ed elettrici. (Italpassion IT)
“Carissimo Direttore, Le scriviamo con profonda ammirazione per Lei e per l’ottimo sito che ha creato nel deserto dell’informazione mediatica napoletana. Tolto NapoliPiu c’è solo il nulla o le tante macerie di un’informazione che prima del 1860 insegnava giornalismo al mondo intero. (Napolipiu.com)