Vietati spostamenti tra le Regioni e visite nelle zone rosse sino al 27 marzo

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E proprio il 5 marzo è l’altra data cruciale, quella in cui si capirà davvero come il governo intende gestire i prossimi mesi di pandemia.

Il vecchio decreto consentiva questo tipo di spostamenti all’interno della regione in zona gialla e nell’ambito comunale in quella arancione e rossa.

Una scelta in linea con quanto sollecitato dagli scienziati che da tempo ripetono come il blocco degli spostamenti sia una delle chiavi per tentare di arginare il diffondersi delle varianti del virus (lasiciliaweb | Notizie di Sicilia)

Ne parlano anche altri giornali

Visite ad amici e parenti vietati in zona rossa e spostamenti tra regioni non consentiti: cosa cambia col nuovo decreto approvato dal governo. Per quanto riguarda le visite ad amici e parenti, il decreto apporta delle modifiche alla normativa in vigore prima dell’approvazione. (Notizie.it )

Il VIDEO. fra REGIONI: PROROGATO fino al 27 MARZO, e arriva un DIVIETO STRINGENTE per le ZONE ROSSE. (iLMeteo.it)

Così il coordinatore del Cts, Agostino Miozzo, entrando a Palazzo Chigi dove il presidente del Consiglio ha convocato un vertice per fare il punto sull’emergenza covid (LaPresse) – “Ascolteremo il presidente Draghi che ci ha convocato. (LaPresse)

Genitori separati. Si possono raggiungere i figli minorenni "presso l’altro genitore o comunque presso l’affidatario, oppure per condurli presso di sé". A pranza o a cena stesse regole adottate quando si va al ristorante, massimo 4 o 6 persone al tavolo. (Giornale di Sicilia)

Ma la prima decisione assunta dal governo Draghi - approvata ieri al termine di un'ora e mezza di consiglio dei Ministri - mostra una stretta rispetto alle precedenti misure di contenimento del virus. RISTORANTI E TEATRI, CHI VUOLE RIAPRIRE. (Leggo.it)

(LaPresse) – “Ritengo sia utile, in questa fase, anche alla luce dell’impatto delle varianti, favorire un nuovo confronto con un tavolo tecnico tra esperti dell’Istituto superiore di sanità, del Ministero della salute e delle Regioni per valutare il quadro in cui siamo. (LaPresse)