Salta l’evento Salvini e Lega in un bar di Casalecchio, titolare furioso: “Possono andare altrove”

Bufale.net INTERNO

Davvero singolare quanto avvenuto questa mattina a Casalecchio, vicino Bologna, dove era in programma un evento organizzato dalla Lega per Salvini.

Così facendo, è stato spiegato allo staff di Salvini che non fosse il caso di fermarsi davanti al bar.

L’evento della Lega e di Salvini saltato: la rabbia del titolare del bar. Cosa è avvenuto esattamente?

Possono andare ad aiutare altri a bar a prendere un caffè, non ho pregiudizi verso la concorrenza“. (Bufale.net)

Ne parlano anche altre fonti

Un ex ministro va davanti al tribunale dei ministri e non ritengo di dover essere io” a giudicare. E quindi la questione passa nelle mani della presidente del Senato Elisabetta Casellati. (Il Fatto Quotidiano)

Il massimo del ragionamento politico che ho sentito dai contestatori di piazza, a Imola ad esempio, è stato "Salvini vaffanculo". Il solito Matteo Salvini energico e "social" è stato accolto molto calorosamente dalle circa 3 mila persone che hanno affollato piazza Cavalli nel pomeriggio di martedì 14 gennaio. (IlPiacenza)

Il caso Gregoretti continua a tenere banco nel dibattito politico. Salvini ha sapientemente usato la notizia a proprio vantaggio accusando i partiti di Maggioranza di volerlo indebolire attraverso le azioni della Magistratura e non delle urne. (Leggilo.org)

'No, chiudere no - risponde Salvini- però...'. 'Questa è istigazione a delinquere - ribadisce Salvini - ma si può fare un titolo così? (La Pressa)

Al centro di tutto vi è uno scontro politico, un muro contro muro tra opposizione, che ha di nuovo abbandonato i lavori della Giunta, e maggioranza. Il leader leghista dà “dei vigliacchi” ai partiti di maggioranza: “Se vogliono mandarmi a processo lo facciano subito, senza aspettare. (L'HuffPost)

È ancora scontro nella giunta delle immunità del Senato sul caso Gregoretti e sull'autorizzazione a procedere nei confronti dell'ex ministro Matteo Salvini. Dopo l'episodio di lunedì 13 gennaio, la maggioranza lascia nuovamente la seduta perché, a seguito della presentazione di nuove istanze volte a richiedere altre carte al tribunale di Catania per approfondire la questione, il Presidente Gasparri, in mancanza di unanimità, ha posto in votazione la questione. (La Repubblica)