Tutti gli ultimi sbandamenti su Autostrade (Atlantia)

Startmag Web magazine ECONOMIA

Ecco fatti, numeri e approfondimenti. Toccherà al nuovo ad di Atlantia, Carlo Bertazzo, gestire lo spettro di una revoca all’orizzonte.

Ecco tutti i dettagli e le polemiche sul caso Aspi (Autostrade per l’Italia).

CHE COSA HA DECISO IL CDA DI ATLANTIA. Ieri il cda di Atlantia ha sancito il riassetto al vertice – con la nomina di Bertazzo – che sarà completato con la futura scelta di un ceo che si dovrà occupare del business internazionale. (Startmag Web magazine)

Se ne è parlato anche su altre testate

In relazione alla persistente incertezza sul profilo di credito del Gruppo, si legge nella nota di Atlantia, i citati rating sono posti/rimangono in rating watch negativo. Al timone di Atlantia arriva Carlo Bertazzo (Finanzaonline.com)

Gli stranieri in Aspi. Aspi, com’è noto, è controllata da Atlantia; quest’ultima è per il 30,25% nelle mani di Sintonia, holding della famiglia Benetton, per il 4,85% della Fondazione Cassa di risparmio di Torino e per altre quote significative di investitori - appunto - stranieri. (Quattroruote)

Gli investitori avevano fatto appello alle autorità Ue in risposta alla modifica normativa comparsa nel dicembre 2019 e ritenuta «pericolosa» per la certezza del diritto e la libera circolazione di capitali. (Il Sole 24 ORE)

Mion è un uomo di numeri ma allo stesso tempo cultore della logica cartesiana che obbliga a riconoscere e ad ammettere falle ed errori. Finalmente – assicura Mion – tra il ministero (il controllore che non controllava) e Aspi è stata avviata una proficua e sistematica collaborazione. (Corriere Delle Alpi)

«Non me ne sono occupato fino ad ora» taglia corto Pier Paolo Baretta, sottosegretario all’Economia che però conferma: «Sì, il tema della revoca delle concessioni ad Autostrade per l’Italia è sul tavolo». (Corriere della Sera)

L'EFFETTO DOMINO. Fin qui il termometro del rischio di insolvenza, già a livelli di guardia, ancora prima della dichiarazione di revoca. Quasi metà del capitale in circolazione della holding, il cosiddetto flottante, è in mano a fondi esteri con le spalle molto larghe. (Il Messaggero)