Tlc, il mercato italiano sempre più in affanno. E la guerra dei prezzi si allarga alla fibra

CorCom ECONOMIA

Seguono Verizon (104,5 miliardi) e Deutsche Telekom (101 miliardi).

In Europa, sul podio della redditività nel 2020 salgono: Telenor (ebit margin al 19,9%), Liberty G. (19,5%) e Swisscom (17,5%).

Tra i principali operatori internazionali Verizon vanta i margini industriali più elevati (ebit margin al 23,1%), seguita dalla giapponese Kddi (19,6%)

In Italia la maggiore contrazione dei ricavi tra il 2016 e il 2020. (CorCom)

Su altri giornali

Seguono Verizon (104,5 miliardi di euro) e Deutsche Telekom (101 miliardi di euro). Nel primo semestre 2021 i ricavi domestici dei principali operatori italiani hanno proseguito il trend calante, scendendo complessivamente dell'1,8%, con la contrazione più ampia per la rete mobile (-5,4%). (ilmessaggero.it)

Il primo mercato è quello tedesco con ricavi per 57 mld euro (-0,8% sul 2019), seguito dallo UK (35,1 mld euro esclusa la vendita di apparati i cui importi non sono disponibili; -1,8%) e Francia (35,2 mld di euro; -0,4%). (SassariNotizie.com)

E' quanto emerge dall’indagine annuale dall’Area Studi Mediobanca sui 27 maggiori Gruppi mondiali del settore delle telecomunicazioni, ciascuno con un giro d’affari superiore ai 10 mld di euro, negli anni 2016-2020 e nei primi sei mesi del 2021. (SassariNotizie.com)

I conti del 2020 poi sono stati però gravati dall’aumento dei costi e dall’appiattimento dei ricavi favorito dall’ampia diffusione delle offerte “a pacchetto”. E’ la fotografia che l’Area Studi di Mediobanca dà del settore delle telecomunicazioni ai tempi della pandemia. (Primaonline)

Il primo mercato è quello tedesco con ricavi per 57 mld euro (-0,8% sul 2019), seguito dallo UK (35,1 mld euro esclusa la vendita di apparati i cui importi non sono disponibili; -1,8%) e Francia (35,2 mld di euro; -0,4%). (La Sicilia)

Nel primo semestre 2021 il fatturato aggregato dei 27 principali operatori mondiali ha invertito la rotta (+4,8% rispetto all'1H 2020) portandosi a 555,5 mld di euro, grazie soprattutto alla crescita dell'8,5% dell'Asia Pacifico (236,1 mld di euro) alimentata in particolar modo dalle società cinesi (+12,7%). (La Sicilia)