Quirinale, Letta: “In queste ore segnali positivi da Salvini, ma non dialoghiamo su Berlusconi”

Il Fatto Quotidiano INTERNO

“Noi vogliamo dialogare e siamo disponibile a farlo, ma questo deve avvenire su un nome condiviso di una personalità istituzionale, non di un capo partito”.

Sull’apertura al rimpasto di governo dopo l’elezione del Colle, ha detto, “mi sembra che ci sia qualche elemento di dialogo positivo, ma siamo solo all’inizio”

Il segretario del Partito Democratico ha colto anche una novità rispetto alle ultime prese di posizione del leader della Lega. (Il Fatto Quotidiano)

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Quirinale, Letta: “Ok dialogo con centrodestra, ma su nome condiviso: no Berlusconi” “Siamo disponibili per un dialogo, ma questo deve avvenire su un nome condiviso, una personalità istituzionale e non un capo di partito”: lo ha detto Enrico Letta, parlando della partita del Quirinale e ribadendo ancora una volta il veto del Pd alla candidatura di Silvio Berlusconi. (Fanpage.it)

"Dovremo decidere come comportarci se il centrodestra andrà avanti con la scelta profondamente sbagliata di candidare il capo politico più divisivo che possa esserci, perché ogni capo politico è divisivo, ma quando parliamo degli ultimi 25 anni, è difficile pensare a una capo politico più divisivo di lui. (Corriere TV)

15 gennaio 2022 a. a. a. Roma, 15 gen (Adnkronos) - "Se le prime tre votazioni saranno senza accordo dobbiamo fare una scelta, insieme ai nostri alleati, se andremo votando scheda bianca o tutti insieme convergere su un nome. (LiberoQuotidiano.it)

Perché Gianni Letta, prima del vertice del centrodestra, si è recato a Palazzo Chigi e ha parlato con Antonio Funiciello, capo di gabinetto del premier Draghi? «Che vuol dire che è andato a Palazzo Chigi stamattina? (Secolo d'Italia)

«Berlusconi non passerà. Per il centrosinistra è un no secco, questa astrusa tesi che comunque spetti a loro esprimere il Presidente, non esiste: i due schieramenti si equivalgono, serve un nome non di parte». (La Stampa)

advertisement. LEGGI ANCHE: Sondaggio Dire-Tecnè: Pd primo partito ma in forte calo, cresce il centrodestra. Cala al 52% anche la fiducia nel governo, il 2,1% in meno rispetto al 17 dicembre. Il consenso massimo è stato raggiunto da Draghi il 3 settembre quando si è attestato al 61,7%, poi è iniziata una graduale discesa con qualche risalita. (Sardegna Reporter)