Biella: Dieci anni al Colle, Pichetto omaggia il Presidente Mattarella

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Il Ministro biellese, in occasione di questo anniversario che segna un record nella storia italiana, ha espresso il suo ringraziamento al Capo dello Stato. Dieci anni al Colle Quella di Sergio Mattarella è la presidenza più lunga, per un Presidente della Repubblica Italiana. Il suo record è infatti inedito, eletto per due volte al Colle, la prima fu nel 2015 e la seconda nel 2022. Il messaggio Il Ministro Gilberto Pichetto ha voluto omaggiare pubblicamente il Capo dello Stato: (Prima Biella)
Su altre fonti
Eletto il 31 gennaio 2015, dopo che il suo predecessore Giorgio Napolitano aveva rassegnato le dimissioni, l’attuale Presidente della Repubblica è il più “longevo” nel suo ruolo: unico ad essere stato eletto due volte consecutive dal Parlamento e dai Grandi elettori insieme a Napolitano, ha superato per durata della permanenza al Quirinale tutti i precedenti Presidenti. (Qdpnews.it - notizie online dell'Alta Marca Trevigiana)
La legge sulle migrazioni proposta dalla Cdu per volere di Merz, candidato cancelliere tedesco, è un duro colpo per i popolari. Se Elon Musk ha davvero ispirato il taglio dei dipendenti pubblici negli Usa, potrebbe per caso venire a suggerirlo anche qui da noi? (il Giornale)
In un Paese uso a schierarsi per tifoserie a prescindere dal valore degli avversari, il presidente Mattarella, uomo che arriva dalla tradizione cattolica popolare di sinistra, a differenza del suo predecessore Giorgio Napolitano ha saputo fare breccia anche fuori dal suo recinto politico. (il Giornale)

A dieci anni dalla prima elezione alla guida del Colle più alto le istituzioni e tutte le forze politiche fanno gli auguri al capo dello Stato sottolineandone la statura e la capacità di guidare l'Italia anche nei momenti più complessi. (Secolo d'Italia)
Se è normale, cioè normalizzato, il regno di carta dei Ferragnez lo è anche il regno di Carta costituzionale di Mattarella, per dire il potere vero, verticale, non quello dei miraggi dei due influencer. (Nicola Porro)
C’era da salutare, davanti alla tv, l’ultima votazione di Montecitorio che avrebbe portato sul soglio della Repubblica un concittadino anomalo, legato al capoluogo da un dolore condiviso ma cresciuto lontano, nei Palazzi romani. (La Repubblica)