Sudan. Due anni di guerra, una combinazione devastante di record di persone in fuga e aiuti in diminuzione

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Unhcr – Il numero di arrivi di sudanesi in Europa rimane basso, ma nei primi due mesi del 2025 gli arrivi sono aumentati del 38% rispetto all’anno precedente. A due anni dall’inizio della guerra in Sudan, le notizie su questo fronte rimangono estremamente cupe. La crisi più devastante al mondo di persone in fuga si sta verificando nel contesto della peggiore situazione dei finanziamenti umanitari degli ultimi decenni. (Notizie Geopolitiche)
La notizia riportata su altri media
Lo hanno dichiarato le Nazioni Unite. Nelle ultime settimane, i paramilitari hanno intensificato i loro attacchi contro El-Fasher, città ancora fuori dal loro controllo, dopo la riconquista della capitale Khartoum da parte dell'esercito. (Tgcom24)
Con la guerra civile in Sudan che va avanti da due anni, arriva un primo e terrificante bilancio sul numero di vittime e sulle brutalità compiute dai ribelli contro i civili inermi. (La Notizia)
Il famigerato gruppo paramilitare sudanese RSF ha lanciato un attacco di due giorni contro i campi sfollati colpiti dalla carestia nella regione del Darfur causando oltre 100 morti, tra cui 20 bambini e nove operatori umanitari, secondo quanto dichiarato da un funzionario delle Nazioni Unite. (la Repubblica)

La guerra in Sudan entra nel suo terzo anno mentre la popolazione civile rimane invisibile, vittima di violenze, bombardamenti, sfollata e privata di cibo e cure mediche salvavita. Il 60% della popolazione ha bisogno di assistenza umanitaria. (Medici Senza Frontiere Italia)
Dallo scoppio della guerra in Sudan, il 15 aprile 2023, oltre 12 milioni di persone sono state costrette a sfollare. Tra esse, quasi quattro milioni hanno cercato rifugio oltre confine, in Paesi come Egitto, Ciad e Sud Sudan, che già affrontano forti pressioni umanitarie. (Vita.it)
Nel corso di due anni di guerra civile in Sudan le Forze di supporto rapido (Fsr) hanno compiuto massicce violenze sessuali contro donne e ragazze per umiliare, imporre il proprio controllo e sfollare comunità. (Amnesty International Italia)