Cannoni sonori contro i migranti, la Ue contro la Grecia

Corriere della Sera ESTERI

La Grecia sta usando dei «cannoni sonori» per dissuadere i migranti dall’attraversare il suo confine terrestre con la Turchia.

Si tratta di dispositivi in grado di emettere un rumore assordante e continuo e che nelle intenzioni delle autorità elleniche dovrebbero rendere improbo il passaggio clandestino della frontiera.

Ma l’impiego di questi dispositivi è stato oggi duramente contestato dalla Ue. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri media

Da luglio 2020 a oggi 17mila rifugiati che hanno ottenuto la protezione internazionale in Grecia hanno lasciato il Paese mediterraneo per presentare una seconda richiesta d’asilo in Germania. È quanto denunciano le autorità di Berlino, che hanno scritto alla Commissione europea una lettera congiunta - assieme a Francia, Olanda, Belgio, Svizzera e Lussemburgo - per protestare contro Atene. (EuropaToday)

n milione di cittadini europei ha già ottenuto il Digital Covid Certificate della Ue. Non è quindi un caso se gli operatori turistici hanno già iniziato a protestare. (ilmessaggero.it)

A differenza di quanto invece è già avvenuto in ben nove Paesi del Vecchio Continente. Sì perché il cosiddetto green pass della Unione, che ha appena incassato l’importante via libera del Parlamento europeo, in Italia non ha terminato la fase di test. (ilmattino.it)

Una miscela esplosiva che, a questo punto, mette in serio pericolo la capacità di reazione dei paesi di primo approdo Il problema diventa ancora più impellente se la risposta data nei confronti del controllo delle frontiere esterne dell’Ue è profondamente inadeguata. (InsideOver)