Paul McCartney lancia una frecciatina ai Rolling Stones in una recente intervista

In una recente intervista rilasciata per il New York Post, l’ex membro dei Beatles ha definito i Rolling Stones come una cover band di blues.

“Non sono sicuro di doverlo dire, ma sono una cover band blues, è un po’ quello che sono gli Stones.

Poi, l’affondo:. “La grande differenza, però – un po’ seriamente- è che i Rolling Stones sono una grande band da concerto in altri decenni e in altre aree

Il frontman degli Stones Mick Jagger aveva poi risposto ai commenti nel programma di Apple Music di Zane Lowe, qualche settimana dopo. (Soundsblog)

Se ne è parlato anche su altri giornali

L’età per queste rockstar, vere e proprie leggende della musica, sembra non essere altro che un numero scritto sulla carta d’identità Una storia come tante altre raccontate dalla band inglese, ma la notizia arriva quando a essere il “vagabondo della mezzanotte” è proprio il frontman degli Stones. (IL GIORNO)

Proprio come una… proprio come una ragazza nera dovresti. Sì, sì, sì, Woo! How come you, how come you dance so good. Yeah, yeah, yeah, wooo! (Sky Tg24 )

“Abbiamo suonato Brown Sugar ogni sera dal 1970, quindi abbiamo pensato che per ora lo mettiamo fuori e vedremo come va”, ha detto. La decisione segue le critiche alla canzone per i riferimenti alla schiavitù e al sesso con donne nere. (La Repubblica)

In una nuova intervista rilasciata al The New Yorker Paul McCartney si è espresso nei riguardi dei Rolling Stones, definendoli come una cover band che suona blues. Anche nell'aprile del 2020 Paul McCartney si era espresso con toni simili riguardo agli Stones durante un'intervista rilasciata a Howard Stern: "Sono radicati nel blues. (Virgin Radio)

Infatti le parole esatte sono state:. . "Non sono sicuro di doverlo dire, ma loro sono una cover band blues Sono una cover band blues». (Sky Tg24 )

Il fatto che i Rolling Stones siano stati costretti a non suonare Brown Sugar perché potrebbe offendere questo o quest'altro, la dice lunga sul periodo - repressivo - nel quale stiamo vivendo. Ciò che fa pensare è che nel 1971 gli Stones erano liberi di esprimersi senza che un'orda di perennemente indignati e ossessionati dal politically correct imponesse la sua visione del mondo (ilGiornale.it)