I dubbi di Cacciari: “Questo non è un vaccino”

Nicola Porro INTERNO

Dimensioni testo Piccolo. Normale. Grande. Massimo Cacciari torna a suonare la sveglia sul fronte green pass e si pone delle domande sul vaccino.

I dubbi di Cacciari sul vaccino. Il secondo aspetto sottolineato da Cacciari per “smontare” la logica del super green pass è quella delle infezioni.

E poi “questo non è un vaccino, lo ha dichiarato anche il presidente della Bayer: o si trova un altro vaccino o si cambia strategia

Mentre i governatori (anche leghisti e di centrodestra) chiedono di applicare le restrizioni solo ai no vax, il filosofo prende di mira il super green pass che sarebbe “incostituzionale” se varato dal governo. (Nicola Porro)

Su altre fonti

Questo - ha continuato Cacciari - non è un vaccino, lo ha dichiarato anche il presidente della Bayer, o si trova un altro vaccino o si cambia strategia. La percentuale di ospedalizzati vaccinati nelle fasce più anziane dimostra che non basta questo vaccino per proteggere dalla malattia grave. (Il Gazzettino)

Sulla nuova stretta sul Green pass. O il Green pass diventa una carta d’identità e noi ogni 6 mesi siamo costretti a vaccinarci oppure cambiamo strategia (L'HuffPost)

E ha poi aggiunto che «quando vai a vaccinarti sottoscrivi una dichiarazione in cui elimini ogni responsabilità dello Stato e delle case farmaceutiche. O il Green pass diventa una carta d’identità e noi ogni 6 mesi siamo costretti a vaccinarci oppure cambiamo strategia (Open)

Invece adesso quando vai a vaccinarti sottoscrivi una dichiarazione in cui elimini ogni responsabilità dello Stato e delle case farmaceutiche". Il governo, con l'obiettivo di salvare il Natale, ha optato per un nuovo decreto più probitivo nei confronti dei non vaccinati. (LiberoQuotidiano.it)

O il Green pass diventa una carta d’identità e noi ogni 6 mesi siamo costretti a vaccinarci oppure cambiamo strategia Invece adesso quando vai a vaccinarti sottoscrivi una dichiarazione in cui elimini ogni responsabilità dello Stato e delle case farmaceutiche. (Stretto web)

Con Romania e Bulgaria l'Italia ha intensi rapporti, i lavoratori di quelle Nazioni sono impegnati nell'assistenza agli anziani, non possiamo rischiare». Le segnalazioni. Dentro casa, poi, si sta valutando se approvare un super Green pass (Il Messaggero)