Cagliari, Pasqua: 2mila imprese dolciarie sarde in attività, ma un terzo degli addetti è introvabile

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Cagliari. In Sardegna quasi 2mila imprese, con oltre 5mila addetti, garantiscono la qualità dei dolci tipici di Pasqua, ma riscontrano difficoltà a trovare un terzo dei lavoratori necessari. Anche per il settore dolciario, che comprende pasticceria fresca, gelati, biscotti, cacao, cioccolato e confetteria, si fa sentire la crisi del personale qualificato. Secondo i dati di Confartigianato Imprese Sardegna, su 1.250 nuove assunzioni previste nel 2025 tra pasticcieri, gelatai, conservieri, panettieri e pastai, 430 risultano introvabili, pari al 34,4%. (Olbia.it)
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Infatti, anche sulle attività sarde del settore dolciario, che include pasticceria fresca, gelati, biscotti, cacao, cioccolato, confetteria, si ripercuote la crisi del personale qualificato; per questo, su 1.250 nuove assunzioni previste tra pasticcieri, gelatai, conservieri, panettieri e pastai, per il 2025, ben 430 risultano introvabili, il 34,4%. (sardiniapost)
Quasi duemila imprese sarde del dolciario garantiscono tradizione e qualità ma resta difficile trovare un terzo dei nuovi addetti. Fare di tutto per scongiurare “scorciatoie” pur di assicurare la continuità produttiva”. (San Gavino Monreale . Net)
Per il resto, le festività sembrano non attecchire, a fronte di un’impennata dei prezzi che, secondo un’indagine del Codacons sulle marche più gettonate nella grande distribuzione, si aggira intorno al +21% per le colombe e raggiunge il +30% per le uova. (L'Arena)

L’aumento interessa in maniera generalizzata tutti i generi alimentari: non solo la carne e i dolci, ma anche le verdure e le tradizionali uova di cioccolato (diventate un vero e proprio bene di lusso). (Proiezioni di Borsa)
Ma c’è un problema: non si trovano lavoratori qualificati. Su 1.250 nuove assunzioni previste tra pasticcieri, gelatai, conservieri, panettieri e pastai per il 2025, ben 430 risultano introvabili, il 34,4%. (L'Unione Sarda.it)
Rincari stellari dice la Confartigianato, lanciando l… Non per il gusto ma per il prezzo. (La Stampa)