Scuola, protesta contro Dad: alla Spezia studenti interrogati in piazza

Primocanale INTERNO

(Foto Ansa)

na cinquantina di studenti sono scesi in piazza alla Spezia, per protestare contro la mancata attenzione di Governo e istituzioni nei confronti della scuola al tempo del coronavirus: dalla didattica a distanza, ritenuta da alcuni poco efficace, a un ritorno nelle aule senza alcuna garanzia di sicurezza.

I ragazzi si sono seduti sugli scalini e sul pavimento di piazza Verdi e hanno seguito, così, le lezioni, attraverso computer portatili e cellulari. (Primocanale)

Su altri media

L’insegnante o lo studente può usare padlet per creare mappe concettuali, diari, repository di eventi o uscite didattiche, ricerche, articoli; può operare attraverso lo Storytelling, costruire presentazioni e lezioni, supportare metodologie già note come il cooperative learning e il brain storming. (Orizzonte Scuola)

Possiamo aiutare i nostri figli ad affrontare la didattica a distanza grazie ad alcuni consigli pratici, il primo è ricordare loro che la didattica a distanza è una didattica formale, questo vuol dire che che si devono preparare come se dovessero andare a scuola. (Prima la Valtellina)

Informazioni generali: chiamare il numero 1500, numero di pubblica utilità attivato dal Ministero della Salute o telefonare al proprio medico di medicina generale o al pediatra. (foto: il governatore della Lombardia, Attilio Fontana). (ilSaronno)

A Palermo, come in altri Comuni dell’Italia, sarebbe previsto un possibile ritorno verso l’inizio di febbraio, numeri del contagio permettendo. Per loro la chiusura delle strutture e la ripresa in DAD era quasi scontata. (Younipa - il blog dell'Università degli Studi di Palermo)

RISCHIO ZONA ARANCIONE. Nelle zone cosiddette arancioni le scuole superiori restano in didattica a distanza al 100%. Quindi la stessa capienza sarà rispettata dalle Regioni, la maggior parte, che invece hanno deciso di aspettare per vedere come procede la curva dei contagi. (Il Messaggero)

Bisogna scegliere una metodologia che porti i ragazzi a fruire correttamente della tecnologia ai fini scolastici ma, purtroppo, alcuni insegnanti, nell’emergenza Covid, sono arrivati impreparati. Secondo la psicopedagogista Antonella Elena Rossi, Responsabile del progetto benessere di OPERA, L’Osservatorio per Educazione al rispetto e all’autostima del Comune di Verona, Comandata Miur: “La didattica a distanza non è un ostacolo all’apprendimento ma può diventarlo se utilizzata nel modo sbagliato. (Tecnica della Scuola)