Occupazione, frena pure il mercato del lavoro. E il tasso di disoccupazione giovanile sale al 19,2%
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C’è una crisi che si consuma silenziosa tra le pieghe dei numeri dell’occupazione rilasciati oggi dall’Istat: quella dei giovani. Mentre si celebra una crescita annua di 328mila occupati nel 2024, i dati ci raccontano un’altra storia per la fascia tra i 25 e i 34 anni. In dodici mesi, gli occupati in questa fascia sono diminuiti di 38mila unità, mentre 154mila persone hanno scelto, o forse sono state costrette, a lasciare il mercato del lavoro diventando inattive. (LA NOTIZIA)
Su altri giornali
Qui la prima parte della nota dei ducali: “Parma, 8 gennaio 2025 – Mathias Johan Fjørtoft Løvik è gialloblu. Parma Calcio annuncia che il difensore è stato acquistato a titolo definitivo dal Molde Fotballklubb e ha firmato un contratto fino al 30.06.2029. (Europa Calcio)
Creando lavoro si mette in moto il Pil, si mettono in moto i consumi e il Paese cresce. E i dati recenti sull'occupazione sono piuttosto chiari: infatti il tasso di disoccupazione è il più basso dal 2004. (Liberoquotidiano.it)
L'aumento della disoccupazione giovanile dovrebbe stimolare la ricerca delle cause profonde di questo dramma che riguarda il futuro della nostra società, niente di più e niente di meno. Dalla nota mensile dell'Istat sull'andamento dell'occupazione a novembre si apprende che gli indicatori segnano bel tempo. (il Giornale)
A novembre 2024 l’Italia ha raggiunto il suo minimo storico di disoccupazione. Una spinta verso questo risultato l’ha data la creazione di 328mila posti rispetto a quelli registrati nel novembre precedente, con un tasso di occupazione stabile al 62,4 per cento. (ilmessaggero.it)
In data 7 gennaio 2025, l’ISTAT ha pubblicato la Nota metodologica su occupati/disoccupati di novembre 2024. (MySolution)
Mai così basso: il tasso di disoccupazione a novembre scorso scende ancora in Italia e tocca il minimo, attestandosi al 5,7%. Anche se non va altrettanto bene per quello giovanile: nella fascia tra i 15 e i 24 anni il tasso dei senza lavoro sale al 19,2%. (L'Eco di Bergamo)