Minniti: “Sul caso Almasri io avrei usato la sicurezza nazionale, lo Stato non è una ong”
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Minniti: “Sul caso Almasri io avrei usato la sicurezza nazionale, lo Stato non è una ong” Il ministro dem che nel 2017 firmò l'accordo con la Libia: "Quell'intesa venne fatta propria dall’Ue. La Libia è strategica" Getting your Trinity Audio player ready... ROMA – “Avrei utilizzato sin dall’inizio il tema della sicurezza nazionale: è netto”. Dice Marco Minniti che quella è una lezione imparata “nel 1998, vedendo che i tedeschi non ci chiesero l’estradizione dell’arrestato Öcalan, capo del Pkk curdo, benché avessero emesso per lui un mandato di cattura per terrorismo: c’erano in Germania le comunità turca e curda più importanti d’Europa, un processo avrebbe devastato la tenuta sociale”. (Dire)
La notizia riportata su altri giornali
Una specie di "manifesto" per chi oggi balbettando governa flussi migratori ma non è esente il Pd (senza mai essere nominato) da una salutare sculacciata. Chissà se il ministro Piantedosi troverà le stesse formule lessicali e motivazionali usate da Marco Minniti quando gli toccherà difendere in qualche modo l'operato del governo Meloni in Aula sul caso Almasri. (LaC news24)
L’ex ministro degli Interni in quota Pd, Marco Minniti, bacchetta le opposizioni e smonta la narrazione giustizialista che, da diversi giorni a questa parte, sta inglobando l’intero dibattito pubblico. (il Giornale)
La Libia è strategica". Osteggiato dal suo stesso partito per l’intesa con guardacoste e capi tribù libici, che pure evitò all’Italia uno tsunami di sbarchi, ha chiuso con la politica ("Da non pentito") e presiede la fondazione Med-Or, relazioni internazionali al top, "un ponte di soft power - così la definisce parlando col Corriere della Sera - in un mondo dove sembra prevalere l’hard power". (Liberoquotidiano.it)

Marco Minniti, oggi presidente della Fondazione Med Or, ha avuto a che fare con il tema immigrazione e con l'altra sponda del Mediterraneo da ministro dell'Interno e affronta con grande concretezza il caso del generale libico Almasri: "Avrei utilizzato sin dall’inizio il tema della sicurezza nazionale: è netto. (L'HuffPost)
In una intervista l'ex ministro del dell'Interno parla del suo punto di vista sul caso dell'alto ufficiale libico accusato di essere un torturatore e della questioni migranti in relazione all'importanza dell'Africa (Il Fatto Quotidiano)
Lo sostiene, intervistato dal Corriere della Sera, l’ex ministro dell’Interno del Governo Gentiloni. Osteggiato dal suo stesso partito per l’intesa con guardacoste e capitribù libici, che pure evitò all’Italia uno tsunami di sbarchi, ha chiuso con la politica (“da non pentito”) e presiede la Fondazione Med-Or, relazioni internazionali al top, “un ponte di soft power in un mondo dove sembra prevalere l’hard power”. (L'Opinione)