I giocattoli, i complici e il jet da Lugano: ecco il piano del nonno per rapire Eitan

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Sabato mattina: due giorni prima dell'inizio della scuola elementare.

Un bambino orfano sopravvissuto a una strage esce col nonno con la promessa di andare a comprare dei giocattoli in un centro commerciale di Pavia e invece, dopo un viaggio in macchina oltre il confine svizzero di Chiasso, viene imbarcato su un aereo privato che decolla da Lugano e lo porta a Tel Aviv

(La Repubblica)

Su altre fonti

Un lungo edificio di mattoni rossi con tante piccole finestre. Una parete a specchi che sovrasta l’ingresso e tutto intorno il via vai di un’ordinaria domenica israeliana. (La Stampa)

Una decisione presa perché il piccolo era in cattive «condizioni mentali e fisiche», come ha spiegato in prima persona il 58enne ai suoi rappresentanti legali in Italia. Il volo charter per Tel Aviv su cui si sono imbarcati il 58enne israeliano e il bimbo, scrive oggi il Corriere della Sera, sarebbe infatti partito da Lugano (Ticinonline)