Gaia scomparsa sul traghetto Genova-Palermo, quello che non torna nelle indagini secondo la famiglia

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Secondo i familiari di Gaia Randazzo, la ragazza scomparsa sul traghetto Genova-Palermo nella notte tra il 10 e l'11 novembre, l'ipotesi del suicidio non è plausibile. Gli avvocati hanno ricostruito la vicenda in un'intervista a Fanpage.it. (Fanpage.it)

Su altri giornali

Il 29 in procura si svolgerà l'accertamento irripetibile sul telefonino della ragazza trovato accanto alla felpa in una panchina della nave. Si è parlato di un messaggio scritto dalla giovane, residente a Paderno Ponchielli, nel Cremonese, e originaria di Codogno, in provincia di Lodi, che sarebbe solo arrivato a destinazione quando la nave stava per arrivare a Palermo. (IL GIORNO)

"Era piena di progetti, voleva trovare un lavoro. Impossibile abbia pensato di uccidersi". (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Gli inquirenti prediligono l’ipotesi del suicidio, ma i genitori di Gaia Randazzo non ci credono. E aspettano gli esiti degli accertamenti irripetibili che si svolgeranno martedì 29 novembre in procura a Palermo sul cellulare della 20enne. (MeridioNews - Edizione Sicilia)

Ma i genitori della ragazza escludono l’ipotesi di un gesto volontario: " Non era depressa. Lo testimonierebbe un sms, scritto e mai inviato, al suo (ex) fidanzato: " Ti amo, addio, perdonami ". (ilGiornale.it)

Era partita in traghetto da Genova con il fratello quindicenne, Matteo, per tornare in Sicilia, regione di origine della famiglia che vive ormai da tempo in Lombardia. Ma la ventenne sembra sparita nel nulla. (Giornale di Sicilia)

Andava a Palermo dai nonni: «Chi l’ha vista parli». «Aveva lasciato il fidanzato ma stavano insieme solo da quattro mesi e lei non soffriva» Di Lara Sirignano (Corriere della Sera)