Francia, ancora stallo per il governo. E già si pensa alle presidenziali: l’ex premier Édouard Philippe si candida all’Eliseo

Francia, ancora stallo per il governo. E già si pensa alle presidenziali: l’ex premier Édouard Philippe si candida all’Eliseo
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la Repubblica ESTERI

PARIGI – Cinquanta giorni dopo le elezioni politiche, sono ore decisive per la ricerca di un premier che sostituisca l'attuale capo del governo Gabriel Attal. Ma intanto c'è già chi guarda oltre. Édouard Philippe annuncia infatti di essere candidato alla presidenziale fissata nel 2027. Proprio la scelta di uscire allo scoperto in questa fase lascia però pensare che Philippe sia convinto che lo st… (la Repubblica)

La notizia riportata su altri giornali

In particolare, a quanto si apprende, sei deputati ecologisti e tre deputati eletti nell'isola francese di La Réunion (e considerati vicini a LFI) si sono uniti ai 72 parlamentari «Insoumis» che oggi hanno chiesto ufficialmente la destituzione del presidente. (Corriere del Ticino)

A quasi due mesi dal voto delle elezioni legislative, in cui il Nuovo Fronte Popolare (NFP) è arrivato primo senza ottenere la maggioranza assoluta, il presidente francese Emmanuel Macron non è ancora riuscito a individuare il prossimo capo del governo e continua a prendere tempo, attirandosi sempre più critiche dopo 12 giorni di trattative. (Inside Over)

«Il Nouveau front populaire sosterrà un candidato in grado di cambiare la politica condotta in questo Paese», dice Lucie Castets a proposito dei possibili premier: gli ultimi nomi sono l’ex primo ministro socialista Bernard Cazeneuve, l’ex ministro di destra Xavier Bertrand, e soprattutto Thierry Beaudet, presidente del Consiglio economico e sociale, che a sorpresa potrebbe ottenere la nomina dal presidente Macron. (Corriere della Sera)

Francia, 60 giorni senza governo, Macron sotto attacco. Ciotti: "L'unica cosa che deve fare è dimettersi"

Un’altra giornata di “test” all’Eliseo, per trovare un primo ministro a 50 giorni dalle dimissioni del governo Attal, mentre i tre blocchi in cui è divisa l’Assemblée Nationale uscita dal voto anticipato continuano a non accettare di dialogare tra loro e il Nuovo Fronte Popolare, arrivato in testa, attende sempre la nomina della sua candidata, Lucie Castets, bocciata da Emmanuel Macron. (il manifesto)

La Francia cerca ancora un governo, 59 giorni dopo il secondo turno delle politiche e cinquanta giorni dopo le dimissioni di Jacques Attal. Macron è nel guado e i due nomi in corsa come primo ministro rimangono quelli di Cazeneuve e Bertrand, mentre Melènchon continua a raccogliere firme contro l’Eliseo e Ciottì, ex leader repubblicano ora alleato del Rn, chiede al presidente di dimettersi. (Secolo d'Italia)