Covid, 232 morti in 24 ore, aumentano i ricoveri in terapia intensiva. Crisanti chiede il Lockdown

Leggilo.org INTERNO

Nelle ultime 24 ore sono stati 250.986 i test (molecolari e antigenici) effettuati contro i 306.078 del giorno precedente

In isolamento domiciliare ci sono ora 368.997 persone, con un aumento di 4.162 nelle ultime 24 ore.

Il virologo Andrea Crisanti assicura: lockdown tempestivi e tamponi a tappeto sono l’unico modo per scongiurare la terza ondata.

Le vittime nelle ultime 24 ore sono invece 232, contro le 251 del giorno prima, per un totale di 95.718 vittime dall’inizio dell’epidemia. (Leggilo.org)

Ne parlano anche altri giornali

Sulla zona arancione scuro proposta dal presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini i governatori non trovano un'intesa, soprattutto dopo la bocciatura di Matteo Salvini che costringe a un passo indietro i presidenti leghisti e di centrodestra: «Zona arancione in tutta Italia? (TrentoToday)

Forse siamo ancora in tempo a cambiare strategia che riduca al minimo i contatti", ha detto Crisanti. Esattamente un anno fa, il 20 febbraio 2020, a Codogno veniva ricoverato in rianimazione il primo caso identificato di coronavirus in Italia. (Sputnik Italia)

«Da quanto tempo i tecnici hanno detto che c’è il rischio terza ondata? E questo perché «i segnali della terza ondata ci sono tutti, la variante inglese è già al 35%, fra due settimane rischiamo 40mila casi». (VeneziaToday)

Se prima servivano 40 milioni di persone, oggi dobbiamo arrivare almeno a 44 È intervenuto così Andrea Crisanti, direttore della Microbiologia di Padova, all'evento che a Vo' oggi ricorda l'anno di pandemia. (Il Messaggero Veneto)

Nel contempo, però, Lorenzoni esprime un sentimento di forte dispiacere poiché Crisanti «è stato estromesso dal coordinamento regionale dei laboratori di microbiologia. Cioè, fin quando gli è stato permesso»: il Portavoce delle Opposizioni in Consiglio regionale, Arturo Lorenzoni, ricorda così quei giorni di un anno fa. (PadovaOggi)

(LaPresse) – “Sono qui per ringraziarvi, per ringraziare innanzitutto i nostri ragazzi e le nostre ragazze, le nostre bambine e i nostri bambini. Roma, 22 feb. (LaPresse)