Scatta la gara a ricostruire l'Ucraina: Boris Johnson “prenota” Kiev

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Scatta la gara a ricostruire l’Ucraina: Boris Johnson “prenota” Kiev. Zelensky propone di affidare una regione a ogni Stato europeo: un affare da 500 miliardi che può rilanciare l’economia continentale. Anna Zafesova

(La Stampa)

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Ma proprio questi silenzi a tratti surreali e l’assenza dell’ospite di Kiev hanno messo a nudo la tensione strisciante fra l’Ucraina e alcuni dei principali Paesi dell’Unione. Dati, fatti e opinioni forti: le sfide della settimana per l’economia e i mercati in un mondo instabile (Corriere della Sera)

Nelle intenzioni di Johnson la somma tra il suo “Commonwealth Europeo” e l’Alleanza Atlantica sarebbe naturale. E Johnson ne è ben conscio, scegliendo di puntare su quei Paesi che, giocoforza, saranno in futuro in polemica con Bruxelles per le linee restie sullo zelo antirusso (InsideOver)

La Russia avanza, l’Ucraina arretra e chiede più impegno all’Europa. È in questo contesto che avrebbe preso forma la proposta fatta all’Ucraina dal primo ministro britannico Boris Johnson in occasione della sua visita a Kiev il 9 aprile scorso. (L'HuffPost)

L’Europa che l’asse russo-cinese colloca in un Occidente in caduta libera ha però un vantaggio: sa di dover cambiare. L’Efta era un format di integrazione commerciale con obiettivi più circoscritti rispetto al piano politico e militare del premier britannico. (Corriere della Sera)