Tajani e l'amicizia con il padre della giornalista: «Abbiamo abitato per dodici anni a due passi l'uno dall'altro»
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Oltre al dovere istituzionale, anche un'amicizia personale ha fatto da sfondo ai giorni delle trattive e della prigionia di Cecilia Sala in Iran. Il legame è quello tra il padre della giornalista italiana, liberata oggi, e il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. A svelare il retroscena è lo stesso Renato Sala. «Fortunatamente io e Antonio Tajani abbiamo abitato per dodici anni a due passi l'uno dall'altro e c'è stata una frequentazione trasformata in un'amicizia. (Corriere della Sera)
Se ne è parlato anche su altre testate
L'annuncio della liberazione con una nota di Palazzo Chigi, la premier Giorgia Meloni ha informato personalmente la famiglia della reporter 29enne, detenuta dal 19 dicembre scorso nel carcere di Evin, a Teheran, per "violazione delle leggi della Repubblica islamica". (Fanpage.it)
Ho pianto soltanto tre volte nella mia vita». «Quando ho visto comparire il nome di Cecilia sul display del mio cellulare, che mi chiamava, mi sono commosso. (ilmessaggero.it)
Finisce l’incubo per Cecilia Sala. “Grazie a un intenso lavoro sui canali diplomatici e di intelligence, la nostra connazionale è stata rilasciata dalle autorità iraniane e sta rientrando in Italia. (Frosinone News)
“Ho la fotografia più bella della mia vita, il cuore pieno di gratitudine, in testa quelli che alzando lo sguardo e non possono ancora vedere il cielo” (Magazine)
ROMA (ITALPRESS) - Nel video di Palazzo Chigi le immagini dell'arrivo in Italia della giornalista Cecilia Sala dopo la liberazione e l'abbraccio con il compagno e con i genitori. L'aereo che ha prelevato la giornalista a Teheran, dove era reclusa dal 19 dicembre, è atterrato all'aeroporto di Ciampino. (Il Sole 24 ORE)
Applausi al governo Meloni per il risultato. Cecilia Sala è stata riportata a casa. Il resto conta quel che conta. Questa storia, però, ci dice una cosa: l’impossibile è possibile. (Il Fatto Quotidiano)