G8 Genova 20 anni dopo, Canterini: "Una cicatrice si riapre"

Adnkronos INTERNO

anni di distanza, tornare con la memoria al G8 di Genova del 2001 non è affatto un gioco per Vincenzo Canterini, l’ex comandante del Reparto mobile di Roma che fece irruzione alla scuola Diaz.

Noi eravamo professionisti dell’ordine pubblico, i miei uomini erano scelti con rigidi criteri psicologici, e l’hanno dimostrato in quei giorni, prima della Diaz.

Anzi, dice all’AdnKronos, "è una cicatrice che si riapre, che mi costringe a ripensare al processo, durato quel che è durato". (Adnkronos)

Ne parlano anche altri giornali

Nella sesta puntata della docuserie realizzata da Primocanale Production in occasione dei vent’anni dai fatti del G8 questa volta sono i processi al centro del focus. La storia del G8 di Genova è anche una storia di processi, quelli che si sono sviluppati dopo i tragici giorni giorni della riunione che vide vent’anni fa i potenti del Pianeta riuniti nella zona rossa costruita nel centro storico di Genova. (Primocanale)

:06146120156 Programmazioni Televisive SpaP.IVA:02935550109 / C.F. (Primocanale)

Quello del G8 di Genova 2001 sembrava un anniversario consunto, hanno finito per parlarne tutti. All’epoca dei fatti, quando il capo della Polizia di Stato era Gianni De Gennaro, la formazione pre G8 aveva riguardato esclusivamente il tema della repressione. (Open)

Entrambi i processi sono durati molti anni "La Corte Europea dei diritti dell'uomo parlò di tortura sia per Bolzaneto che per i fatti della Diaz. (Primocanale)

Ufficiali indegni che hanno fatto carriere strepitose e che secondo me dovrebbero preoccupare il paese e l'opinione pubblica" Però dico che, ammesso che sia stato lui a sparare, e non uno più esperto, in ogni caso considero Placanica all'ultimo livello della responsabilità. (SanremoNews.it)

Non solo: Scajola evidenzia un problema presente a suo giudizio anche oggi, dopo 20 anni: «L’inadeguatezza tra le forze di polizia, l’impreparazione ad affrontare eventi di portata simile. E poi ci confrontammo con le forze dell’ordine, spiegammo che dissentire è lecito e il diritto a manifestare doveva essere garantito. (La Nuova Sardegna)