Cecilia Sala liberata, il successo di una leader
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Cecilia Sala, giornalista italiana, è stata finalmente liberata e ha fatto ritorno a casa, suscitando grande soddisfazione in tutto il Paese. La sua liberazione, avvenuta dopo venti giorni di prigionia nella famigerata prigione di Evin in Iran, è stata accolta con gioia e sollievo dai suoi familiari e da chi ha seguito con apprensione la sua vicenda. Durante la sua detenzione, Sala ha dovuto affrontare condizioni estremamente difficili, dormendo per terra senza un materasso e subendo la violenza del regime iraniano.
Il ritorno di Cecilia Sala è stato segnato da un volo da Teheran, durante il quale ha ritrovato l'entusiasmo e la forza che la contraddistinguono. Ad accoglierla all'aeroporto c'era il capo dell'Aise, Gianni Caravelli, giunto appositamente da Roma per riportarla a casa. La giornalista, nonostante le difficoltà vissute, ha mostrato un sorriso radioso e una rinnovata fiducia nel proprio Paese.
La liberazione di Sala è stata resa possibile grazie agli sforzi congiunti del governo italiano, del corpo diplomatico e dei servizi segreti, che hanno lavorato incessantemente per venti giorni. Il successo dell'operazione ha portato a un raro momento di unità politica, con il plauso unanime anche dell'opposizione. In Aula, sia al Senato che alla Camera, la notizia della liberazione è stata accolta con una standing ovation, seguita dai complimenti di Elly Schlein, che ha ringraziato tutti coloro che hanno contribuito al lieto fine di questa vicenda.
Cecilia Sala, nel suo primo minuto di libertà, ha respirato lo smog di Teheran, un elemento che aveva spesso menzionato nelle sue corrispondenze, ritrovando così una parte di sé.