"Troppi profili finti su Twitter". Musk tira sul prezzo

QUOTIDIANO NAZIONALE ECONOMIA

Poi non contento ha aggiunto che, a suo parere, gli account falsi possono essere addirittura il 20%.

Lo scontro sugli account falsi è considerato da alcuni una modalità di Musk per cercare di spuntare un prezzo di acquisto migliore.

Un’ipotesi che lo stesso patron di Tesla non ha escluso, ma di cui Twitter non vuole sentir parlare

I dati sugli account spam "sono fondamentali per la salute finanziaria" della società. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Ne parlano anche altri media

E allora che cosa spaventa di Elon Musk, a parte il suo capitalismo e la sua voglia di ridare la parola a Trump? Un affare da 44 miliardi di dollari che, per tornare nel campo del gossip, potrebbero in parte essere finanziati mettendo Twitter a pagamento. (ilmessaggero.it)

Il milionario ha poi parlato della libertà d’espressione: “Per ‘libertà d’espressione’ intendo semplicemente ciò che è conforme alla legge”. I critici di Musk si preoccupano dei limiti della libertà d’espressione. (Aleteia)

Lunedi lui e Agrawal si sono scambiati una serie di tweet sulla questione degli account falsi. “La mia offerta si basava sull’accuratezza dei documenti SEC di Twitter“, ha scritto Musk. (MeteoWeb)

La scorsa settimana Elon Musk ha annunciato di voler mettere in pausa l’operazione di acquisizione, chiedendo pubblicamente che Twitter sottoponga i suoi dati ad una revisione interna Il CdA di Twitter non farà passi indietro. (Lega Nerd)

Sappiamo bene che, in verità, il nom de plume in rete è svelabile. E allora, ci pare, ben venga una soluzione, almeno leggermente diversa, per evitare di rinunciare del tutto a regolare la rete, ma anche di stravolgere l’ordinamento e i contropoteri che lo compongono. (Il Sole 24 ORE)

La partecipazione alla commissione avrebbe però comportato alcuni oneri che probabilmente stavano troppo stretti a Musk, il quale ha alterato senza indugio la propria posizione. Musk ha intrapreso dunque un’altra strada: fare leva sull’esistenza di account di Twitter fasulli per “sospendere” la trattativa. (L'INDIPENDENTE)