Lavoro: Servidori, 'con piano congedi, Puglisi dà buone notizie a mamme e papà'

Corriere Quotidiano INTERNO

Lo dichiara ad Adnkronos/Labitalia, Alessandra Servidori, docente di politiche attive e di pari opportunità nel lavoro pubblico e privato all’Università di Modena e Reggio Emilia e professore di politiche del welfare e componente European social network.

“L’obiettivo è facilitare la conciliazione tra lavoro e famiglia e rafforzare il ruolo del padre.

L’Italia, come gli altri Stati membri, si sta adeguando per recepire appieno nelle proprie leggi la direttiva. (Corriere Quotidiano)

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Attualmente sono previsti 5 mesi obbligatori per la madre mentre da qualche anno è stato introdotto il congedo obbligatorio per il padre che nel 2020, con la Legge di Bilancio, è salito da 5 a 7 giorni, più un giorno facoltativo che però può essere preso solo in sostituzione della madre. (TeleIschia)

In questo momento il congedo obbligatorio è di 5 mesi per la donna e dal 2020 di 7 giorni per il padre. "C'è una nuova crescita dell'abbandono del lavoro dopo la nascita del primo figlio - dice Puglisi - dobbiamo frenare questo andamento. (Giornale di Sicilia)

Lo fa già la Svezia, ci sono regole per un congedo unico utilizzato però per il 20% dal padre“. Allo studio del Governo c’è la possibilità di estendere il congedo obbligatorio per la nascita e l’adozione di un figlio dai cinque ai sei mesi, prevedendo che il papà ne utilizzi il 20%, potendo trascorrere a casa un mese. (Il Riformista)

«C’è una nuova crescita dell’abbandono del lavoro dopo la nascita del primo figlio», dice Puglisi, «dobbiamo frenare questo andamento. Il governo studia la possibilità di estendere il congedo obbligatorio per la nascita e l’adozione di un figlio da cinque a sei mesi prevedendo che il papà ne utilizzi il 20% quindi un mese. (Lettera43)

Lo fa già la Svezia, ci sono regole per un congedo unico utilizzato però per il 20% dal padre». Le nuove norme, se si troveranno le risorse necessarie, dato che il costo dovrebbe essere significativo, potrebbero essere inserite nella prossima legge di Bilancio. (Il Gazzettino)