Italia, Alto Adige: nei boschi è boom di scuole “clandestine” no vax, indaga la procura

il Fatto Nisseno INTERNO

In Alto Adige è boom di scuole “clandestine” no vax.

La magistratura ha individuato 10 “scuole nel bosco”: bambini, sottratti all’insegnamento pubblico dalle famiglie, frequentano le lezioni nei boschi della val Aurina, alta val Venosta e Passiria.

Decine di famiglie no Vax hanno deciso di ritirare i propri figli dagli istituti per provvedere da sole alla loro istruzione, creando scuole parentali non ufficializzate dove mascherine, distanziamento anti-Covid e vaccinazioni sono banditi. (il Fatto Nisseno)

La notizia riportata su altre testate

Secondo la magistratura infatti, dalle famiglie, sarebbero state create nei boschi almeno 10 scuole clandestine in cui di mascherine, distanziamenti anti covid e vaccinazioni, non se ne parlerebbe proprio. (la VOCE del TRENTINO)

Con una lettera alla sovrintendenza scolastica, la procura ha infatti chiesto di segnalare i casi in cui c’è il rischio di una lesione allo studio. Al vaglio della procura c’è anche un video girato da un insegnante no vax sospeso che riprende la sua classe durante le lezioni all’aria aperta. (Il Fatto Quotidiano)

Le indagini, iniziate a seguito del ritiro dagli istituti scolastici di numerosi alunni -al momento circa 600- di famiglie no vax, hanno individuato almeno 10 scuole attive, senza obbligo di mascherina, vaccini né rispetto delle normative anti Covid. (triestecafe.it)

In tutto sono 629 gli alunni attualmente in homeschooling, contro i 30 del periodo pre pandemia. (La Repubblica)

Al vaglio della procura ci sarebbe anche un video girato da un insegnante no vax sospeso che avrebbe ripreso la sua classe durante le lezioni all'aria aperta. Nelle ultime 24 ore in Alto Adige sono stati accertati 252 nuovi casi positivi sulla base di 1.878 tamponi pcr, 477 dei quali nuovi test. (Today)

Dalla cinquantina di iscritti del pre-Covid (per la scuola italiana si parlava di 17-20 persone) l’anno scorso si è passati a 130. Varcati i confini del capoluogo e delle valli ladine lo sguardo si apre sulla scuola tedesca. (Alto Adige)