Il caso Emilia Perez e la narrativa narcos

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La trama racconta la storia di un boss del narcotraffico che inscena la propria morte per sottoporsi a un intervento di riassegnazione di genere e vivere come donna. Tornato in Messico sotto mentite spoglie, da carnefice si trasforma in difensore della causa dei desaparecidos. Un tema doloroso, che riguarda oltre 121.000 vittime di sparizioni forzate, viene qui affrontato con un approccio semplicistico, giudicato irrispettoso verso chi lotta quotidianamente per ritrovare i propri cari. (RSI Radiotelevisione svizzera)
La notizia riportata su altre testate
Ma il Messico non ha riservato alla pellicola, che racconta la transizione di genere di un boss del cartello messicano, la stessa calorosa accoglienza dei votanti dell’Academy, a causa di quella che è stata definita una rappresentazione superficiale di argomenti delicati. (Esquire Italia)

Il regista Jacques Audiard ha rilasciato dichiarazioni che potrebbero alimentare altre polemiche. (ComingSoon.it)