Rave party, Lamorgese scarica sui prefetti: “C’erano bambini, sgombero impossibile”

Il Riformista INTERNO

Abbiamo fatto estate di sacrifici e abbiamo visto baby gang all’opera, un rave parti abusivo, 40mila sbarchi, aggressioni da parte di immigrati.

Question time senza esclusione di colpi a Montecitorio per Luciana Lamorgese che si deve difendere dalle pesanti accuse di Matteo Salvini: “Inizi a fare il ministro dell’Interno.

“I servizi di controllo disposti delle forze dell’ordine – ha aggiunto – hanno impedito che si radunassero nell’area del rave fino a 30mila persone

Chiamata a mettere a freno le polemiche, sia dall’opposizione che dall’interno della maggioranza, il ministro dell’Interno in aula ha ribattuto colpo su colpo. (Il Riformista)

Ne parlano anche altri giornali

Tale strategia ha avuto l’effetto di scongiurare il degenerare della situazione in tema di ordine e sicurezza pubblica ma anche quello di evitare il proseguo del rave, previsto fino al 23 agosto”. “Gli eventi e i fatti locali che rientrano nella sfera dell’ordine e della sicurezza pubblica – ha spiegato Lamorgese – rimangono nella piena e diretta capacità decisionale dei prefetti e dei questori. (LA NOTIZIA)

La ministra dell’Interno Luciana Lamorgese lo ha detto ieri alla Camera, durante l’informativa sul raduno di Ferragosto davanti al lago di Mezzano nel comune di Valentano. “Tale strategia ha scongiurato il degenerare della situazione – ha affermato – e ha evitato il prosieguo del rave, che avrebbe dovuto continuare fino al 23 agosto. (Tuscia Web)

Cosa fa?», ha detto ieri il leader della Lega commentando le parole del sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega alla Sicurezza, Franco Gabrielli. Il ministro dell'Interno lo sa? (ilGiornale.it)

L’uso della forza avrebbe potuto avere gravi conseguenze. Il rave è costato non solo un decesso, ma anche diverse violenze sessuali e il degrado più totale. (Imola Oggi)

Ricostruzione approssimativa degli eventi, lacune misteriose e colpa scaricata sugli uomini in trincea, prefetti e questori. Gli organizzatori avevano chiesto l’assoluta segretezza, riservandosi di dare indicazioni solo nell’imminenza evento. (Paolo Gianlorenzo)

E quindi ci sono stati rave party – in Italia legittimi in base ad una sentenza della Cassazione del 2017 – “nel 2016 in Umbria, in provincia di Terni, e in Piemonte, nel territorio di Alessandria. In un paese, come l’Italia, dove è possibile organizzare rave party (Il Riformista)