Cina, Pelosi, i codici nucleari: l’ultimo complotto contro Trump

Nicola Porro ESTERI

Invece, visto che il tutto pare si sia svolto veramente, ma quando Donald Trump era presidente, i fatti passano quasi in sordina.

E ci mancherebbe: il comandante in capo, benché sconfitto alle urne, era ancora The Donald come previsto dalla Costituzione

Con i commentatori democratici americani (e non solo) pronti ad assolvere il generale di turno.

Per non farsi mancare nulla, Milley avrebbe anche chiamato il suo omologo cinese, il generale Li Zuocheng, per promettergli che gli Stati Uniti non sarebbero entrati in guerra contro Pechino e non avrebbero sferrato un attacco a sorpresa. (Nicola Porro)

Su altri giornali

La paura di Milley si basava appunto sulle sue stesse osservazioni del comportamento irregolare di Trump, ormai diventato ingestibile. Rielaborazione grafica by Paolo Bassani. . ARTICOLI CORRELATI. (Antimafia Duemila)

Secondo il libro Milley ha detto al generale Li Zuocheng dell'Esercito di Liberazione Popolare che avrebbe avvertito la sua controparte in caso di attacco degli Stati Uniti (Rai News)

Negli ultimi mesi, Trump è stato molto critico nei confronti del presidente Joe Biden per il ritiro delle truppe statunitensi dall’Afghanistan. “lui è [Biden] Sarebbe stato il grande unificatore… Non è un unificatore, anzi, è peggio di Obama. (La Tribuna Sammarinese)

Sarebbero state queste le parole di Milley allo staff del capo degli Stati Uniti: “Non importa cosa vi dicono. In quegli stessi giorni, il Capo di stato maggiore si era poi opposto all’intervento dell’esercito per reprimere i disordini (Roccarainola.net)

BRENDAN SMIALOWSKI, Agence France-Presse Archives La “grande bugia” elettorale di Donald Trump ha colpito duramente il suo campo: il 78% dei repubblicani afferma che Joe Biden non ha vinto le elezioni presidenziali in un sondaggio della CNN pubblicato mercoledì. (BarSport.Net)

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