Le varianti del Covid: che cosa sono e che cosa ci aspetta veramente

Corriere della Sera ECONOMIA

La comparsa di varianti virali durante una pandemia è un fenomeno prevedibile: i virus acquisiscono mutazioni quando si replicano e, di conseguenza, maggiore è la diffusione di un virus, maggiore sarà la probabilità che muti.

A questo meccanismo si aggiunge l’effetto del nostro sistema immunitario, responsabile di operare una selezione delle varianti sulla base della capacità degli anticorpi di riconoscerle. (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altre testate

Sperimentazioni. COVID-19, iniziata la seconda parte dello studio clinico su PTC299. (Osservatorio Malattie Rare)

Al momento la certezza è che una percentuale significativa di pazienti COVID va incontro alla perdita di capelli, il cui meccanismo biologico alla base deve essere ancora pienamente compreso Non è chiaro se il coronavirus SARS-CoV-2 scateni una risposta autoimmune verso i follicoli piliferi, rendendoli incapaci di produrre capelli a tempo indeterminato. (Scienze Fanpage)

La mutazione che preoccupa maggiormente, perché associata in alcuni studi preliminari a una potenziale maggior virulenza e/o capacità di eludere le difese immunitarie, è la E484K, presente nella variante scozzese. (Open)

È vero che facciamo pochi tamponi per l’influenza, ma i laboratori che fanno la sorveglianza dovrebbero farli non solo per la Covid, SARS-CoV-2. Open.online is working with the CoronaVirusFacts/DatosCoronaVirus Alliance, a coalition of more than 100 fact-checkers who are fighting misinformation related to the COVID-19 pandemic (Open)