Addio moka Bialetti: come ha fatto il simbolo del made in Italy a diventare cinese

Addio moka Bialetti: come ha fatto il simbolo del made in Italy a diventare cinese
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Era il 1933 quando Alfonso Bialetti, osservando la moglie fare il bucato, ebbe un’intuizione che avrebbe cambiato le abitudini di tutti gli italiani. Prima di allora, il caffè in casa si preparava utilizzando la cosiddetta cuccumella, caffettiera napoletana poco pratica, causa di non poche scottature sulle mani dei suoi utilizzatori. All’epoca per lavare i panni veniva utilizza… (HuffPost Italia)

Ne parlano anche altri giornali

Bialetti chiude il cerchio dell’operazione di ristrutturazione patrimoniale cedendo il controllo della società al fondo Nuo, controllato dalla famiglia cinese Pao-Cheng. Un passaggio di consegne che porterà al delisting dalla Borsa. (Il Sole 24 ORE)

Il contratto di compravendita prevede che Nuo Capital acquisti una partecipazione complessiva del 78,567% del capitale sociale. La mitica moka Bialetti diventa cinese. (Gambero Rosso)

Oggi è una realtà internazionale con un grande potenziale". Sarà poi lanciata l'Opa per il successivo delisting dalla Borsa di Milano. "Ho acquistato questo meraviglioso marchio più di 30 anni fa - ha detto il presidente di Bialetti Industria, Francesco Ranzoni -. (Tgcom24)

Bialetti venduta ai cinesi: un altro simbolo del made in Italy se ne va

Dopo il closing dell'operazione, Nuo Capital promuoverà un'offerta pubblica di acquisto totalitaria sulle azioni di Bialetti quotate a Piazza Affari, con un corrispettivo non inferiore a 0,467 euro per azione. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Tanto rappresentativo, riconoscibile, mitico, famigliare all’immaginario nazionale il nume tutelare della bevanda che meglio serve al nostro risveglio e alla prontezza dei nostri sensi ora sembra quasi camb… Quando si viene a sapere che la Bialetti è divenuta di proprietà cinese, la prima reazione fa tornare almeno nella memoria all’Omino coi Baffi. (la Repubblica)

Uno è stato sottoscritto con Bialetti Investimenti e Bialetti Holding, controllate da Francesco Ranzoni, per l’acquisto della totalità delle azioni da lui detenute, pari al 59,002% del capitale sociale, mentre il secondo con Sculptor per l’acquisto della totalità delle azioni Bialetti detenute, pari a circa il 19,565%. (Il Fatto Quotidiano)