L’ira di Draghi: "Con che coscienza si salta la fila?". Priorità agli over 75

TrentoToday INTERNO

Voglio vedere le prossime settimane per parlare di riaperture, riaperture in sicurezza

Durissimo il premier Mario Draghi sulla campagna vaccinale e riportato da Today.

In tutto c'è la volontà mia e del governo di vedere le prossime settimane come settimane di riaperture e non di chiusure”.

Una situazione che giocoforza “dovrà influenzare le riaperture”: “Nelle Regioni più avanti sarà più semplice aprire. (TrentoToday)

Se ne è parlato anche su altre testate

Ma il premier ha anche ribadito le riaperture saranno possibili solo garantendo la tutela vaccinale alle categorie a rischio “Ho visto Salvini e le Regioni, Anci, poi anche Bersani – ha precisato Draghi – C’è un equilibrio. (Il Riformista)

Il Mario Draghi che non ti aspetti, quello che si presenta in conferenza stampa a Palazzo Chigi, con al suo fianco Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità. Una formula inedita, diretta e calda, che terrà per tutti i 90 minuti di botta e risposta con i giornalisti (Zoom24.it)

Bisogna considerare che l’Europa esporta quelli che produce in tutto il mondo, anche verso quei paesi che non lo fanno. Prima si vaccineranno anziani e fragili, prima si ritornerà alla normalità (L'HuffPost)

Chi ha i numeri da zona gialla deve vaccinare tutti gli anziani e allora potrà riaprire prima del tempo Come è noto la zona gialla è abolita per decreto ma la Lega preme per tornare a riaprire prima di quella data. (Il Primato Nazionale)

Alla fine, il premier si mostra «ottimista» sulla collaborazione: «Non esistono Regioni o Stato, esistiamo noi», dice il premier. Le Regioni virtuose, quelle che non permetteranno più di saltare la fila e metteranno al riparo i fragili, potranno aprire prima. (Gazzetta di Parma)

Al ministro leghista Massimo Garavaglia che chiede di indicare il 2 giugno come data per riaprire tutto, il premier chiede di lavorare fin d’ora su turismo, eventi, fiere. Mentre il prossimo decreto Sostegni dovrà dare fiato all’economia con un’iniezione di ben oltre i trenta miliardi (50 miliardi, chiede Salvini). (Gazzetta del Sud)