I nomi candidati per la prossima Commissione europea
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Ogni paese propone una figura per formare il collegio di 27. Von der Leyen vuole assegnare una delega al Mediterraneo e una alla Difesa. Chi è in corsa per cosa Dopo lungaggini e proposte fuori tempo massimo, a Bruxelles si è finalmente delineata la configurazione provvisoria della nuova Commissione europea, l’organo esecutivo dell’Unione europea. Ursula von der Leyen, confermata alla presidenza, si appresta ora a comporre la squadra che guiderà l'Unione nel prossimo quinquennio, distribuendo i vari portafogli in un gioco di incastri tutt'altro che scontato. (WIRED Italia)
La notizia riportata su altri giornali
La rieletta presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen aveva chiesto due nomi a ogni Paese per la candidatura all'esecutivo dell'Unione, di un uomo e di una donna, ma tanti governi hanno proposto un solo nome. (Euronews Italiano)
Von der Leyen nella sua strategia di unità e inclusione ha estratto dal cappello delle magie del realismo questo espediente che le consente, anche nel proprio interesse personale oltre che politico, ma le due cose coincidono in questo caso, di mantenere il governo di Giorgia Meloni nel campo europeista, nonostante il voto contrario di Fratelli d'Italia a luglio sulla sua riconferma per la presidenza della Commissione. (ilmessaggero.it)
Per ottenere quello a cui puntava, Ursula von der Leyen aveva dovuto galoppare per mesi in una sfiancante campagna elettorale nei 27 Paesi membri Ue – un po’ tra la gente, un po’, soprattutto, nei palazzi dei governi chiamati a indicare il suo nome. (Open)
Dal francese Breton al lettone Dombrovskis, la rosa dei candidati al ruolo di commissario europeo si può dire completata. Adesso bisogna scegliere i nomi di coloro che formeranno la squadra della Commissione von der Leyen bis (Policy Maker)
All’appello per la designazione dei commissari Ue del prossimo esecutivo von der Leyen, fissato al 30 agosto, mancano ormai una manciata di paesi. Oltre al nostro, Danimarca, Portogallo, Bulgaria e Belgio. (il manifesto)
BRUXELLES Quasi tutte le caselle del risiko commissari sono al loro posto. In attesa dell’Italia - ultimo “big” Ue che manca all’appello - e di pochissimi altri, come Belgio e Bulgaria, che non hanno un governo nella pienezza dei poteri e per cui mandare un nome a Bruxelles si rivela ancor più un rompicapo. (ilmessaggero.it)