Sudan, se una tragedia umanitaria diventa per il resto del mondo solo un rumore confuso e lontano

Sudan, se una tragedia umanitaria diventa per il resto del mondo solo un rumore confuso e lontano
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la Repubblica ESTERI

ROMA – Capita spesso, sempre più spesso, che un popolo intero – specialmente se africano – finisca per essere dimenticato. Anzi, proprio ignorato. Sentir parlare di stragi quotidiane, di oltre 30mila morti, di gente che scappa da tutte le parti semplicemente per non essere ammazzata (13 milioni di sfollati) vedere sangue su sangue di sudanesi, vittime tutti i giorni di bombardamenti, attacchi armati nei villaggi, umiliazioni, fame che riguarda oltre 24 milioni di persone e stupri di massa usati come armi di guerra, ecco: tutto questo sembra essere diventato solo un “rumore” confuso e lontano, tra i tanti che segnano il nostro tempo. (la Repubblica)

Ne parlano anche altri giornali

Irene Panozzo, già consigliera del Rappresentante Speciale della Ue per il Corno d'Africa, analista politica, grande appassionata di Sudan. Come va la guerra che compie 2 anni? «Va innanzitutto secondo le stagioni. (Corriere della Sera)

Il Paese è spaccato in due e la popolazione è allo stremo delle forze, col rischio di veder precipitare nell'insicurezza e la fame i vicini Sud Sudan e Ciad. (AGI)

I Paesi del G7 hanno chiesto un cessate il fuoco nella guerra civile sudanese, si legge in una dichiarazione congiunta, a conclusione della conferenza internazionale dei donatori per il Sudan, che si è tenuta a Londra il 15 aprile nel secondo anniversario del conflitto. (RaiNews)

Chi combatte, chi c'è dietro, come può finire? La guerra in Sudan in venti risposte

Il 15 aprile ricorrono i due anni dall’inizio del conflitto in Sudan: 12 milioni di sfollati, 40% della popolazione a rischio fame. (Corriere della Sera)

A due anni esatti dallo scoppio della guerra civile il Sudan sembra ancora molto lontano da qualsiasi concreta possibilità di pacificazione. (Sky TG24)

Quasi 13 milioni di sfollati, centinaia di migliaia a rischio carestia, un numero imprecisato di vittime e insicurezza alimentare per metà dei 51 milioni di sudanesi, tutti inevitabilmente alle prese con la peggior crisi umanitaria al mondo: è un bilancio drammatico quello descritto da Ong e Nazioni Unite in occasione del secondo anniversario dallo scoppio della guerra in Sudan. (ISPI)