Omicidio Chimenti, usura, estorsione, 11 arresti tra Livorno e Pisa

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Home. Cronaca. Omicidio Chimenti, usura, estorsione, 11 arresti tra Livorno e Pisa. Cronaca. 13 Settembre 2021. Omicidio Chimenti, usura, estorsione, 11 arresti tra Livorno e Pisa. Operazione “La Garuffa”: Omicidio Chimenti – Associazione per delinquere – Usura – Estorsioni – Armi.

I reati contestati, a vario titolo, sono: omicidio premeditato, associazione per delinquere, usura aggravata, estorsione aggravata e porto abusivo di armi da sparo. (Livorno Press)

La notizia riportata su altri media

Oggi un collaboratore di giustizia fa i nomi dei tre responsabili e spiega che si trattò di rivalità tra gestori di bische clandestine, legate alla mafia e all’estrema destra. A perdere la vita nell’agguato fu Alfredo Chimenti, detto “Cacciavite”, molto conosciuto all’epoca nell’ambiente criminale toscano. (Fanpage.it)

Omicidio Chimenti: cosa avvenne nel 2002. Chimenti, soprannominato 'Cacciavite', fu vittima di un vero e proprio agguato notturno I tre arresti sono avvenuti nell'ambito di un'operazione, denominata 'La Garuffa' dal nome del circolo di cui Chimenti faceva parte, condotta da carabinieri e guardia di finanza di Livorno e coordinata dalla procura livornese. (gonews)

"Cacciavite", così veniva chiamato il 47enne ucciso, fu vittima di un vero e proprio agguato: atteso in piazza Mazzini a Livorno fu colpito all'addome con una pistola, mentre rientrava a casa, tra le 4.30 e le 5 del 30 giugno 2002. (Adnkronos)

Chimenti, dal carattere forte e duro, era diventato un soggetto scomodo, non gradito alla "batteria" per i suoi comportamenti prepotenti E l’omicidio di "Cacciavite", ex calciatore di talento con qualche vizio di troppo, maturò proprio nel mondo del gioco d’azzardo più spregiudicato, quello che non perdona. (La Nazione)

Gli sviluppi: scoperto giro di usura. Le indagini sulla morte di Chimenti si intrecciano con quelle di un giro di usura scoperto a Livorno L'omicidio, cosa accadde. Chimenti fu freddato con cinque colpi di pistola in piazza Mazzini, vicino al mare. (La Nazione)

I reati contestati, a vario titolo, sono: omicidio premeditato, associazione per delinquere, usura aggravata, estorsione aggravata e porto abusivo di armi da sparo. Lo rendono noto i carabinieri in un corposo comunicato stampa inviato alle redazioni il mattino di lunedì 13 settembre. (QuiLivorno.it)