Dazi Trump, von der Leyen: "Senza intesa, Ue pronta a tassare le Big Tech"
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La presidente della Commissione: "Cercheremo un accordo equilibrato" Torna a parlare di contromosse ai dazi di Trump la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen che ha dichiarato al Financial Times che l’Ue cercherà un accordo “completamente equilibrato” con Washington durante la pausa di 90 giorni di Trump nell’applicazione delle tariffe aggiuntive. Ma ha anche avvertito di essere pronta se i negoziati fallissero, a introdurre una tassa sui ricavi pubblicitari digitali che colpirebbe gruppi tecnologici come Meta, Google e Facebook (lapresse.it)
Se ne è parlato anche su altri media
La pausa è stata annunciata dalla presidente Ursula von der Leyen dopo che il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha sospeso i dazi cosiddetti “reciproci” per 90 giorni, dopo l’impennata registrata dai rendimenti dei buoni del Tesoro americani, considerati beni rifugio. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
I dazi vanno contro la logica politica e economica tra deu aree economiche che hanno il maggiore interscambio nel mondo, pari a 1.600 miliardi di euro. Lo ha affermato il commissario europeo all'Economia, Valdis Dombrovskis, nella conferenza stampa al termine dell'eurogruppo. (La Stampa)
In una intervista al Financial Times la presidente della Commissione europea ha detto di essere alla ricerca di un accordo “del tutto equilibrato” con gli Usa nei 90 giorni di pausa che il presidente Donald Trump ha concesso nell’applicazione di dazi aggiuntivi, ma è pronta alla guerra commerciale transatlantica. (Fortune Italia)
Minacciati dalla Unione Europea, i “controdazi” voluti in risposta a quelli americani rimangono per il momento “congelati”. Una decisione presa dopo l'annuncio del presidente Usa Donald Trump che, fatta eccezione per quelli cinesi, ha scelto di sospendere i dazi per 90 giorni con la motivazione di non voler “ferire paesi che non hanno bisogno di essere feriti” e l’intenzione di “negoziare”. (inSella)
Nella valigetta di intenzioni, propositi e proposte (ma anche avvertimenti) che il commissario Ue al Commercio, Maros Sefcovic, si porterà dietro domani partendo per Washington, c’è anche questa cifra. (la Repubblica)
Lunedì Sefcovic, “ministro” del Commercio di Bruxelles, avvierà negli Stati Uniti i negoziati col tycoon. Così che l’incontro con la premier di giovedì sarà solo un’inutile passerella La premier alla corte del presidente Usa (L'Unità)