Il vaccino si può fare anche in vacanza, ma solo in alcuni casi. E si ragiona sulla terza dose

RavennaToday SALUTE

La terza dose con Pfizer da gennaio 2022. Intanto dalle parti della struttura commissariale si ragiona su un'altra tematica sul tavolo, ovvero quella della terza dose di vaccino, soprattutto per i soggetti più fragili.

La terza dose potrebbe poi servire a contrastare le varianti che stanno circolando adesso quando calerà l’immunizzazione della popolazione

Ma intanto si ragiona anche sulla terza dose del vaccino contro il Covid: si comincerà da 20 milioni di italiani considerati a rischio per fragilità (ovvero patologie pregresse), professione o età. (RavennaToday)

La notizia riportata su altre testate

Per non parlare degli stagionali che dovrebbero (a parole) godere del beneficio di essere vaccinati nel luogo ove non risiedono stabilmente ma dove lavorano per un periodo medio-lungo e che, all’atto pratico, contattando i vari cup di diverse città si sentono dire: “non abbiamo avuto disposizioni a riguardo”. (LA NOTIZIA)

E oggi sono scesi i maggiori sindacati della scuola in piazza: chiedono di rivedere il Dl sostegni anche per assicurare i docenti in classe a settembre, il rischio è di 200 mila cattedre scoperte Intanto i sindacati non sembrano felici all’idea di un ritorno a scuola con le mascherine. (Giornale di Sicilia)

Proprio su questo accordo si basa la decisione di Figliuolo che, ovviamente, riguarda tutte le Regioni. Nel tacco dello stivale infatti l'operazione richiamo in vacanza è già scattata e ci sono già stati i primi turisti immunizzati (Il Messaggero)

Sarà possibile fare la seconda dose di vaccino in vacanza. Dopo le fughe in avanti delle Regioni che si sono organizzate con accordi bilaterali e il richiamo di Figliuolo, arriva dunque il via libera. (Fanpage.it)

Dopo isole minori, comunità montane e classi di età under 50, possiamo dire che la Sicilia ha fatto da apripista Dal punto di vista dei flussi informativi le procedure sono già state limate, ora le Regioni le dovranno mettere in pratica». (La Sicilia)

E non è detto che non arrivino ulteriori autorizzazioni per arrivare ai 6 anni. «È una notizia non piacevole: molti genitori quest’anno hanno denunciato i dirigenti scolastici perché non volevano che i figli tenessero questi dispositivi in classe (Il Giornale di Vicenza)