Minacce No vax, elevata la vigilanza a Zaia. Marcato ai giudici: troppi violenti impuniti

la Nuova di Venezia INTERNO

L’arringa del commissario Stefani. «Non mi faccio condizionare, non cambio le mie abitudini, mi comporto come sempre», fa sapere «ma questo clima avvelenato non aiuta.

È il caso di Roberto “bulldog” Marcato, a sua volta finito nel mirino dei No Vax e dell’estrema destra che gli imputa l’antifascismo dichiarato.

Il momento difficile dovrebbe indurre tutti a maggiore coesione e senso di responsabilità, purtroppo gli atteggiamenti incivili incrinano la solidarietà sociale»

La spirale delle intimidazioni. (la Nuova di Venezia)

Su altri media

Ci eravamo lasciati con l’impegno per una ripresa in presenza ed in sicurezza e possiamo dire, orgogliosamente, che l’impegno è stato mantenuto”. (TgVerona)

Si tratta di un militare con famiglia a cui ho chiesto di fare volontariato per rimediare alle minacce" E ancora, questa volta sui no-vax: "Uno mi ha scritto 'Se ti prendo ti sparo in bocca'. (Liberoquotidiano.it)

Prime sospensioni Le incognite sulla presenza a scuola non mancano, dopo la notizia riportata dai quotidiani locali della prima sospensione in Veneto di un operatore scolastico, probabilmente un bidello del Veneziano, sprovvisto di Green pass, non vaccinato e neppure tamponato. (Corriere della Sera)

Ma nella Lega la linea che vince è quella della responsabilità messa nero su bianco dai governatori. “La nostra stella polare è il riconoscimento della campagna vaccinale e della sua promozione, e dall’altro lato il riconoscimento del green pass, che è una patente di libertà”. (L'HuffPost)

Il fatto è che senza vaccino e senza ospedali non se ne esce» E se al presidente veneto fanno notare che la Lega strizza l’occhio ai No vax, la risposta è chiarissima: «Davanti a scelte così importanti, il dibattito e la discussione sono inevitabili. (Open)

Ieri, a margine dell’incontro di presentazione dei candidati della Lega al consiglio comunale di Conegliano, il presidente Luca Zaia ha parlato delle minacce alla sua persona. Però è pur vero che, soprattutto in un ambito di volontarietà, non è che tu ricevi minacce perché promuovi l’accesso ai vaccini, organizzi un centro vaccinale o una terapia intensiva”. (Qdpnews)