Mercati nervosi: in Cina frena la crescita, impennata petrolio e inflazione

Money.it ECONOMIA

I prezzi del petrolio hanno raggiunto nuovi massimi pluriennali, continuando la loro recente impennata nel pieno della crisi energetica globale che non accenna a distendersi.

Anche la produzione industriale ha mancato le previsioni, in crescita del 3,1% a settembre, contro le stime di un +4,5%.

Anche Hong Kong va sotto la parità con un ribasso dello 0,59%.

Yi Gang, il governatore della banca centrale cinese, ha dichiarato domenica che l’economia cinese “va bene”, ma ha dovuto affrontare sfide come i rischi di default per alcune aziende a causa di una “cattiva gestione”

La settimana inizia all’insegna di perdite per tutte le principali piazze asiatiche, condizionate anche dai deludenti risultati economici della Cina. (Money.it)

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Stesso copione a Milano dove Moncler flette dell'1,94% a 57,66 euro, Brunello Cucinelli dell'1,70% a 48,68 euro, meno Tod's (-0,13% a 46,20 euro) e Salvatore Ferragamo (-0,25% a 18,10 euro). Il tutto mentre il presidente, Xi Jinping, ha avviato cambiamenti strutturali con un giro di vite sul settore immobiliare e sui giganti della tecnologia, ma ora Pechino dovrà bilanciare l'impatto di questi con alcune mosse che possano supportare l'economia (Milano Finanza)

"Le cause sono diverse", ha detto a Sky TG24 Filippo Ramigni , analista di Giotto Cellino Sim. Carenza di carbone e la crisi di Evergrande hanno causato un risultato sotto le attese per il Pil cinese del terzo trimestre, fermo al +4,9%. (Sky Tg24 )

Gli esperti si aspettavano un dato più alto: del 5,2 per cento, stando agli economisti sentiti da Reuters; del 5 per cento, secondo un sondaggio del Nikkei. L’economia della Cina è cresciuta del 4,9% nel terzo trimestre del 2021, meno di quanto previsto. (Startmag Web magazine)

Ma il calo rispetto al 16,4% dei primi nove mesi dell’anno appare comunque impietoso. A determinare cosa succederà, concordano gli esperti, sarà soprattutto l’evoluzione della crisi immobiliare, che potrebbe avere un effetto domino sul resto dell’economia (Pambianconews)

Si tratta di una netta decelerazione rispetto rispetto al +7,9 per cento registrato nel trimestre aprile-giugno di quest'anno, che segnava però un dato influenzato dal fatto che nello stesso periodo del 2020 la Cina si trovava ancora nel bel mezzo dell'epidemia Covid-19. (DiariodelWeb.it)

“Negli ultimi vent’anni l’economia cinese è cresciuta moltissimo, ma ha avuto negli investimenti in infrastrutture una componente preponderante”, sottolinea il sinologo. (L'HuffPost)