Arresti in Basilicata per giochi e scommesse illegali! Ecco l'operazione dei Carabinieri

Matera News INTERNO

Tra i reati contestati, associazione a delinquere di tipo mafioso e riciclaggio attraverso giochi e scommesse illegali.

Scommesse illegali e gioco d’azzardo per riciclare il denaro della camorra.

Secondo le indagini della DDA, il sodalizio criminale aveva messo in opera un complesso sistema internazionale che permetteva di riciclare il denaro sporco della camorra attraverso scommesse illegali e gioco d’azzardo, permettendo così ai clan di ‘pulire’ il denaro. (Matera News)

Su altri media

Un messinese già noto arrestato e un imprenditore di Sant'Agata Militello indagato nel blitz contro le scommesse on line gestite dai Casalesi. E’ Antonino Irrera il messinese arrestato nel blitz scattato ieri in varie regioni italiane. (Tempo Stretto)

GrandangoloAgrigento il sito online di notizie di Agrigento e della provincia. (Grandangolo Agrigento)

Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra). Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra). Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra). (Cronache TV)

La cattura delle persone fuori dal territorio Nazionale è stata eseguita con il supporto del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, della Direzione Centrale Polizia Criminale - Ufficio esperto per la sicurezza in Romania, attraverso scambio info-operativo che ha coinvolto altresì il collaterale Romeno nella fase di localizzazione e cattura all'estero Scritto da (Redazione Costa d'Amalfi), martedì 11 gennaio 2022 15:26:06. (Il Portico News)

Siamo fieri di aggiungere ai 6 negozi già aperti sull’Isola questo nuovo punto di incontro per sportivi e sportive” dichiara Cristiano Riccardi, Area Manager di Decathlon Italia. Siglato il contratto che permetterà agli sportivi della zona di Palermo di accedere ai prodotti e servizi di Decathlon. (Sicilia Economia)

Sequestrati anche tre milioni di euro, ritenuto provento delle attività illecite, riconducibili a Luigi Giuseppe Cirillo, figlio del defunto boss calabrese di Sibari, e ad altre persone ritenute dagli investigatori suoi prestanome. (Telemia)