Vaccino Johnson&Johnson, ipotesi seconda dose contro variante Delta: lo studio

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Anche altri esperti come il virologo della Weill Cornell Medicine di New York, John Moore, pensano che questo vada considerato come “un vaccino a due dosi”

Vaccino Johnson&Johnson, meno efficace contro variante Delta: ipotesi seconda dose. Secondo lo studio per contrastare la variante Delta del Sars-CoV-2, che prende sempre più piede in Italia come nel mondo, ma anche la variante Lambda, sarebbe necessaria un’integrazione con una seconda dose eterologa, cioè con un vaccino diverso, in particolare con un ad mRna (Pfizer o Moderna). (QuiFinanza)

La notizia riportata su altri giornali

editato in: da. (Teleborsa) – Johnson & Johnson prevede entrate pari a circa 2,5 miliardi di dollari dalla vendita del suo vaccino monodose contro la Covid-19 nel 2021. La società farmaceutica statunitense si aspetta vendite per l’intero anno di 91,3-92,1 miliardi di dollari dal resto del business, che salgono a 93,8-94,6 miliardi di dollari se si comprende il vaccino. (QuiFinanza)

La scorsa settimana la Fda Usa ha emesso un avviso su un possibile legame tra il vaccino e una rara patologia autoimmune. Entrambe le aziende si aspettano di trarre profitto dai vaccini, mentre Johnson & Johnson ha affermato che metterà a disposizione il vaccino su base non profit per l'uso d'emergenza durante la pandemia (Yahoo Finanza)

In altri studi, spiega la scienziata, il vaccino “ha generato un'attività forte e persistente contro la variante Delta in rapida diffusione” o un richiamo con Pfizer o Moderna”, ha dichiarato al New York Times il professor Landau. (Scienze Fanpage)

Venerdì 23 luglio toccherà a Genzano, col camper che farà tappa in piazza Tommaso Frasconi “La salute in movimento”, è il titolo della serie delle vaccinazioni itineranti, partite da Nettuno domenica 18 luglio. (Castelli Notizie)

– Sul portale regionale vaccini si sono aggiunte delle nuove disponibilità del vaccino monodose Johnson & Johnson. Per la prenotazione occorre essere residente o domiciliato in Toscana. (IlGiunco.net)

Se Moore definisce quindi credibili i risultati del nuovo studio realizzato da un team che non ha legami con nessuno dei produttori di vaccini, Seema Kumar, portavoce di J&J, mette in evidenza che i dati di questo lavoro "non parlano della piena natura della protezione immunitaria" "Il messaggio che volevamo dare - precisa Landau - non è che le persone non devono ricevere il vaccino J&J, ma speriamo che in futuro venga potenziato con un'altra dose" dello stesso prodotto "o con un richiamo" eterologo "con Pfizer o Moderna". (Adnkronos)