UniCredit, Mediobanca e Meloni: ecco cosa conta davvero nel risiko bancario tra Orcel, Nagel, Caltagirone e lo “statalismo” del Governo. Soldi o potere?

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Orcel, Nagel e il governo di Giorgia Meloni. L’altra faccia del risiko bancario, quello che agli utili sostituisce il potere e alle percentuali azionarie l’influenza politica, si gioca per buona parte tra questi tre soggetti. Da una parte l’amministratore delegato di Unicredit, che sembra arrivato sul punto di mollare la presa sull’offerta pubblica di scambio lanciata Banco Bpm e che si chiuderà solo a metà giugno. (Mowmag.com)
Se ne è parlato anche su altri media
Banco BPM UniCredit (La Stampa)
I dati allo scorso venerdì 2 maggio sono a dir poco terrificanti per Andrea Orcel, che rischia un flop impensabile fino a poco tempo fa. E proprio ieri è intervenuto sul caso il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, rinomatamente non entusiasta dell’operazione in corso insieme alla Lega di cui è esponente. (Investireoggi -)

Non è ancora detta l'ultima parola, ma la tentazione di un passo indietro (anticipata su Il Giornale del 4 maggio) è ormai molto forte. A maggior ragione dopo che, secondo quanto riportato da Bloomberg, il governo non si sarebbe detto disposto ad ammorbidire le dure prescrizioni del Golden Power. (il Giornale)
Facendo, neanche a dirlo, il gioco del governo stesso. Lo dimostrano i sondaggi, che vedono il gradimento alla presidente del Consiglio pressoché invariato rispetto a settembre 2022. (Mowmag.com)