Dazi, Trump si scaglia contro vino e champagne: “Stop a quelli sul bourbon o li metto al 200%”

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MILANO – Nuova minaccia dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, sul fronte della guerra commerciale: vuole imporre una tariffa del 200% su vino, champagne e altre bevande alcoliche europee. A meno che Bruxelles non cancelli le sue tariffe sul bourbon americano. L’ennesima escalation nel braccio di ferro doganale in corso tra Stati Uniti e Unione Europea arriva proprio all’indomani dell’entrata in vigore dei dazi americani al 25% sulle importazioni di acciaio e alluminio ai quali ha risposto Bruxelles con tariffe su 26 miliardi di scambi commerciali, in due fasi. (la Repubblica)
La notizia riportata su altri media
Bruxelles ha annunciato nei giorni scorsi che applicherà dazi doganali "tempestivi e proporzionati" su una serie di prodotti americani a partire dal primo aprile, per un valore stimato in 26 miliardi di euro. (Polimerica.it)
Ancora una volta, Donald Trump torna a minacciare l’Europa nel tentativo di smuovere i mercati: se Bruxelles non si sbriga a cancellare il dazio del 50% sul whisky americano, Washington raddoppierà la posta, imponendo una tassa del 200% su vini, champagne e alcolici provenienti dal Vecchio Continente. (QuiFinanza)
Unione italiana vini, tramite il suo Osservatorio, torna a ribadire le preoccupazioni per il settore vitivinicolo italiano e risponde a chi in queste settimane ha affermato che i produttori italiani, grazie al loro posizionamento di qualità, non hanno da temere. (Gambero Rosso)

Riteniamo che dovremmo lavorare con gli Stati Uniti per essere parte della soluzione e per intervenire sul vero problema, che è l'eccesso di capacità produttiva globale su acciaio e alluminio", in particolare in Asia e Cina". (Tiscali Notizie)
Nel Vecchio continente giù anche Pernord Ricard (-3,7%), Heineken (-1,1%), Carlsberg (-1,2%). I dazi di Donald Trump mettono in difficoltà il settore degli alcolici europei in Borsa che cede il 2,7%. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
La politica commerciale aggressiva del presidente Usa, anche nei confronti dei Paesi europei, si basa su una narrazione errata della realtà con effetti negativi per gli stessi Stati Uniti. Le grandi sfide dell’economia mondiale si possono affrontare solo attraverso la collaborazione Il titolo di questo articolo, che richiama quello di un famoso saggio di John Maynard Keynes del 1919, ricorre in varie forme in questi giorni sulla stampa di tutto il mondo, segno dell’inquietudine per le sorprendenti mosse del neo-presidente USA Donald Trump in fatto di dazi commerciali: un susseguirsi di dichiarazioni, minacce, decisioni, rinvii… (Città Nuova)