Polizia e legali parlando di sicurezza

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A offrire l’occasione è stata la giornata nazionale, dedicata alla prevenzione della violenza nei confronti degli operatori sanitari. Leggasi le aggressioni che, da un capo all’altro del Paese, hanno per vittima il personale delle corsie ospedaliere. Al Maggiore, il 12 marzo, è stato celebrato con un corso. E in cattedra sono saliti anche docenti in divisa e legali, al fianco dei vertici dell’Asst. (La Provincia di Cremona e Crema)
Su altri giornali
Le aggressioni contro gli operatori sanitari restano una piaga anche nel 2024: 276 gli episodi di violenza fisica o verbale nelle strutture pubbliche della provincia, quasi uno al giorno senza variazioni sostanziali a paragone con l’anno prima, quando i casi erano 284. (La Provincia Pavese)
Pazienti che si rivolgono al pronto soccorso volontariamente e senza urgenza con la presunzione di sapere già ciò di cui hanno bisogno. Persone che si rivolgono ai servizi di emergenza urgenza pretendendo delle risposte immediate. (La Pressa)
Tra le professioni sanitarie più colpite figurano gli infermieri (55,37%), i medici (23,73), gli operatori socio sanitari (11,30) e le ostetriche (2,26). Parliamo dell’Asl Città di Torino, anno 2024, Ma potremmo parlare di tutto il Piemonte, oltre che del resto d’Italia. (La Stampa)

Cinque mosse contro le aggressioni in sanità: un tavolo permanente in prefettura per un confronto continuo con le direzioni ospedaliere; formazione di personale specializzato per i rapporti con... (Virgilio)
Nella Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e sociosanitari che si celebra oggi 12 marzo, l’Azienda sanitaria territoriale di Ascoli, con il coinvolgimento degli studenti dei corsi di laurea di infermieristica e di radiologia medica per immagini e radioterapia della Facoltà di medicina e chirurgia dell’Università Politecnica delle Marche, è scesa in campo per sensibilizzare su questa tematica. (corriereadriatico.it)
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