Confindustria: l’economia arretra, a novembre -3,4% l’Rtt
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Un calo «significativo» a novembre: l’indice RTT (costruito in base ai dati sul fatturato destagionalizzato e deflazionato, del campione di imprese clienti di TeamSystem) ha segnato -3,4 per cento. L’indicatore, in base all’analisi diffusa da Confindustria, ha mostrato le riduzioni maggiori nei servizi e nell’industria, mentre continuano a crescere moderatamente le costruzioni. Nonostante questa discesa di novembre (che corregge al ribasso il livello dopo il balzo di ottobre) RTT suggerisce per il quarto trimestre del 2024 una dinamica positiva, (+2,1% acquisito), dopo il calo registrato nel terzo trimestre (-1,3%). (Il Sole 24 ORE)
La notizia riportata su altre testate
Nonostante la flessione di novembre, che corregge al ribasso il livello raggiunto dopo il balzo di ottobre, l’indice Rtt prefigura una dinamica positiva per il quarto trimestre del 2024, con una crescita acquisita del +2,1%. (Finanza.com)
Non tutto è negativo, però. Nonostante il calo di novembre, l'indice Rtt “suggerisce una dinamica positiva (+2,1% acquisito) per il quarto trimestre, dopo la contrazione (-1,3%) del trimestre precedente”. (Business Community)
L’indicatore «Real Time Turnover Index», che registra mensilmente la dinamica del volume di attività basato sul fatturato rilevato sul campione di imprese clienti di TeamSystem, mostra le maggiori riduzioni nei servizi e nell’industria, mentre continuano a crescere moderatamente le costruzioni». (Corriere della Sera)
Il calo nell'industria, -5,1% a novembre, "annulla quasi per intero l'aumento del mese precedente". L'indice in tempo reale della crescita dell'economia italiana 'Rtt' rilevato dal centro studi di Confindustria "registra un significativo calo in novembre 2024 (-3,4%). (QUOTIDIANO NAZIONALE)
RTT, costruito in base ai dati sul fatturato, destagionalizzato e deflazionato, del campione di imprese clienti di TeamSystem, registra un significativo calo in novembre (-3,4%). L’indicatore mostra le maggiori riduzioni nei servizi e nell’industria, mentre continuano a crescere moderatamente le costruzioni. (Confindustria)