Orban difende il referendum sulla legge LGBT

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È inoltre negato alle aziende il diritto di produrre pubblicità a sostegno dei diritti gay se il messaggio è diretto anche ai minorenni

In una situazione come questa, secondo Orban, ci sono solo due opzioni: cedere oppure no.

Se c’è il “sostegno popolare”, allora “possiamo fermare Bruxelles, proprio come l’Ungheria ha fermato Bruxelles con il referendum sulle quote dei migranti”.

Di cosa si tratta. (Ticinonews.ch)

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Mercoledì, Orban ha anche annunciato un referendum con cinque quesiti per chiedere agli ungheresi se vogliono che i loro figli siano «protetti» dai contenuti Lgbt La manifestazione sfiderà apertamente l'escalation della campagna contro i diritti gay del governo di Orban. (Ticinonline)

– “Se Bruxelles non ci attaccasse, non ci sarebbe bisogno di un referendum”. Il governo ha deciso che lanceremo i programmi che sono già stati approvati da Bruxelles”, ha aggiunto ORBAN, spiegando che, in attesa del via libera al Pnrr ungherese, le spese saranno coperte dal bilancio nazionale (Cronachedi.it - Il quotidiano online di informazione indipendente)

Dopo le accuse della Commissione Europea e dei principali governi Ue, Viktor Orban non arretra di un millimetro e cerca il sostegno popolare per passare al contrattacco. I cinque quesiti del referendum Non c’è ancora una data per il referendum, ma secondo la stampa locale saranno cinque i quesiti che gli elettori troveranno sulla scheda. (AdHoc News)

Un progetto contro cui sono già piovute proteste, nel timore che possa accrescere l’influenza del Dragone in Ungheria Finora Orban non ha commentato, non una sola parola sull’ultimo caso di violazione di diritti e privacy che lo vede coinvolto. (L'HuffPost)

Per Budapest la legge vuole tutelare i minori, ma secondo i suoi detrattori confonde pedofilia con omosessualità e stigmatizza la comunita’ Lgbtq. “Bruxelles ha chiaramente attaccato l’Ungheria nelle scorse settimane in merito alla legge”, ha affermato Orban in un video, esortando i connazionali a rispondere ‘no’ a tutti e cinque i quesiti. (L'agone)

L'Unione europea ha avviato una procedura d'infrazione perché la legge vieta in generale l'esposizione di temi LGBT ai minori di 18 anni. E, a scanso di equivoci, non hanno alcuna connessione logica con la legge omofoba che è stata approvata di recente'' (Euronews Italiano)