La donna del fiume, l’ultimo giallo corre lungo il Serio
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Una bustina di Aulin, la confezione di cibo per celiaci di una catena discount e una di un hamburger McDonald’s. I detriti sul greto del Serio raccontano bene un posto all’ombra di un cavalcavia uscito prepotentemente dall’anonimato domenica mattina, quando un passante ha notato un cadavere. Erano le 10.15 e da quel momento ha cominciato a prendere corpo il nuovo giallo che agita le cronache della Bergamasca: la donna del fiume, abbandonata a due passi dall’acqua dopo essere stata uccisa. (L'Eco di Bergamo)
Se ne è parlato anche su altre testate
Ci vorrà qualche giorno, tempi tecnici necessari al laboratorio per ricavare informazioni dai prelievi di sangue e dei tessuti della vittima. Per stabilire le cause della morte della donna trovata morta domenica 6 aprile sul greto del fiume Serio ad Alzano Lombardo, si aspettano ora i risultati degli esami tossicologici e istologici. (BergamoNews)
Ma domenica, quando è rimbalzata la notizia del corpo trovato nel greto a secco del fiume, lì vicino, si è presentato dai carabinieri di Alzano per consegnare il portafogli. Sulla sponda verso Villa di Serio, un ragazzino trova un portafogli. (Corriere Bergamo)
Si cercano i vestiti di Samae nel fiume Serio. I sommozzatori volontari di Treviglio hanno trovato i pantaloni della donna. Per tutto il pomeriggio hanno battuto palmo a palmo il fiume dalla sponda di Alzano a quella di Villa di Serio, dal punto in cui è stata trovato il cadavere della donna in giù, seguendo il corso del fiume. (L'Eco di Bergamo)
Continuano le indagini per fare luce sulla morte di una donna, marocchina di 44 anni, trovata senza vita sul greto del fiume a Alzano Lombardo. Nemmeno l'autopsia ha potuto chiarire con esattezza come sia morta la donna e per mano di chi. (L'Eco di Bergamo)
Alle tre del pomeriggio sostiene di essersi fermato per una pausa caffè prima di andare al lavoro. Il ventunenne albanese è loquace. (Corriere Bergamo)
A fare la scoperta un passante, uno dei tanti che percorrono a piedi la pista ciclabile che collega con Ranica. (Il Giorno)