Caso Sala, Nordio potrebbe chiedere la revoca degli arresti di Abedini
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La liberazione della giornalista Cecilia Sala, avvenuta dopo una complessa trattativa politica, diplomatica e di intelligence, ha portato alla luce la situazione di Mohammad Abedini Najafabadi, ingegnere iraniano arrestato il 16 dicembre scorso all'aeroporto di Malpensa su mandato degli Stati Uniti. Abedini, sospettato di essere l'“uomo dei droni” di Teheran, è attualmente detenuto nel carcere di Opera, mentre il suo legale ha richiesto la concessione degli arresti domiciliari.
Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha dichiarato che l'incontro a Palazzo Chigi con il sottosegretario Alfredo Mantovano non riguardava la liberazione di Sala né la questione di Abedini, bensì la separazione delle carriere. Tuttavia, la vicenda di Abedini resta al centro dell'attenzione, con la possibilità che Nordio chieda la revoca degli arresti.
La liberazione di Sala, rinchiusa dal 19 dicembre nel super carcere di Evin, è stata il risultato di una trattativa che ha coinvolto vari livelli istituzionali italiani. La premier Giorgia Meloni ha avuto un colloquio con il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, che ha contribuito a sbloccare la situazione. La notizia della liberazione è stata diffusa da Palazzo Chigi alle 11.25, sorprendendo per la rapidità con cui è stata risolta la vicenda.
Nel frattempo, Abedini, che possiede anche un passaporto svizzero, attende una valutazione sulla sua detenzione.