La Mazda3 è Women's World Car of the Year 2019

Megamodo ECONOMIA

Il risultato è un’espressione di vitalità più naturale e potente rispetto alle precedenti espressioni del design Kodo.

Il modello adotta la Skyactiv-Vehicle Architecture di Mazda, concepita per aiutare le persone a sfruttare al massimo il loro naturale senso di equilibrio.

La Mazda3 è Women’s World Car of the Year 2019. La Mazda3 è stata proclamata “Vincitrice assoluta” della Women’s World Car of the Year 2019.

Oltre a ricevere il massimo premio, il modello ha conquistato anche il titolo di Women’s World Family Car of the Year. (Megamodo)

Su altre fonti

Ma la Mazda 3 è stata vincitrice di una delle categorie in programma. La vincitrice del 2019 è la nuova Madza 3 (qui la nostra prova). (Automoto.it)

Il linguaggio stilistico Kodo seduce, l’essenza di quella filosofia umanocentrica che pone l’Uomo al centro dell’attenzione in un contesto dove l’auto esegue esattamente gli ordini impartiti dal pilota. (Inforicambi)

Il modello adotta la Skyactiv-Vehicle Architecture di Mazda, concepita per aiutare chi sale a bordo a sfruttare al massimo il loro naturale senso di equilibrio. Oltre a ricevere il premio, il modello della casa giapponese ha conquistato anche il titolo di Women’s World Family Car of the Year. (Leggo.it)

La Mazda3 è stata proclamata “Vincitrice assoluta” della Women’s World Car of the Year 2019. Mazda3 Skyactiv-X. Che cos’è il premio Women’s World Car of the Year. (NEWSAUTO)

Un’auto che, nel 2019, ha colpito non solo l’universo femminile, ma tutto il compartimento auto: oltre ai premi ricevuti, infatti, la Mazda3 è stata anche in grado di ottenere le 5 stelle EuroNCAP, il massimo riconoscimento per quanto riguarda l’ente e che rappresenta l’eccellenza nella sicurezza. (Alla Guida)

Da segnalare che i premi Women’s World Car of the Year, istituiti nel 2010, vengono assegnati da una giuria di donne provenienti da oltre trenta diversi Paesi, invitate a votare sulla base dei parametri utilizzati dalle signore nell’acquisto di una vettura. (La Repubblica)