Il laboratorio del jihadismo in Europa. La Francia, 10 anni dopo Charlie Hebdo: "Minaccia mai così presente"
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Dieci anni dopo l’attacco contro la redazione della rivista satirica Charlie Hebdo, la Francia si ritrova più esposta che mai alla minaccia del terrorismo di matrice jihadista. Lo ha detto chiaro e tondo, in un’intervista al quotidiano Le Parisien, il ministro dell’Interno Bruno Retailleau, secondo cui “la Francia potrebbe essere nuovamente colpita domani”, co… (L'HuffPost)
Ne parlano anche altri media
All’epoca, spiega ai microfoni della RSI, Chappatte si trovava a Los Angeles e collaborava con l’università della South California. (RSI)
Il presidente francese Emmanuel Macron, accompagnato dalla moglie Brigitte e dalla sindaca di Parigi Anne Hidalgo, ha deposto una corona di fiori davanti alla vecchia sede di Charlie Hebdo, nella capitale francese, dove il 7 gennaio 2015 vennero uccise 12 persone. (Il Sole 24 ORE)
Come ricordato da molti quotidiani, sono trascorsi dieci anni dal massacro della redazione della testata satirica francese Charlie Hebdo a opera di un commando di terroristi islamici: era infatti il 7 gennaio 2015 quando due uomini armati di Kalashnikov fecero irruzione nella sede parigina del settimanale, facendo dodici morti. (L'HuffPost)
Un intervento urgente per la messa in sicurezza di Via Filaro, strada di grande importanza per il collegamento tra Pignataro Interamna e Sant’Apollinare, che si trova in condizioni critiche ormai da anni. (Frosinone News)
Decimo anniversario, quello dell'attacco a Charlie seguito poi da altri attentati di matrice islamica, che la Francia si appresta a commemorare nel segno della sobrieta', con il presidente Emmanuel Macron e la sindaca di Parigi, Anne Hidalgo, attesi in rue Nicolas Appert, per omaggiare le vittime delle strage di Charlie ma anche quella tre giorni dopo all'Hypercacher. (Tiscali Notizie)
Se leggiamo l’editoriale pubblicato dal settimanale satirico nel numero speciale uscito oggi in edicola, innanzitutto la solidità delle idee di chi lo faceva. Indistruttibili e universali, come titola il direttore Riss nel suo editoriale. (Radio Popolare)